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L’iniziativa

Sant’Agostino, trent’anni di edicola. Il titolare: «Rinnovarsi è importante»

Samuele Govoni
Sant’Agostino, trent’anni di edicola. Il titolare: «Rinnovarsi è importante»

Gavioli guida Il Punto con passione dal 2013. Ora è anche punto di riferimento per le carte collezionabili

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Sant’Agostino L’edicola Il Punto di Sant’Agostino compie trent’anni. Dal 2013 alla guida del chiosco situato accanto alla Coop c’è Daniele Gavioli, 38 anni. «Quando si è presentata l’occasione ho rilevato l’edicola perché ho sempre voluto avere un’attività mia e perché sono cresciuto tra giornali, riviste e fumetti», racconta Gavioli. Nel corso di questi dodici anni le cose sono cambiate, la vendita di quotidiani, riviste, fumetti e gadget è ancora l’asse portante dell’attività ma accanto a questo Daniele ha affiancato la vendita di carte da gioco e collezionabili. «Anche le carte erano una mia passione e sono partito da lì per ampliare il mio mercato e diversificare. Sapersi rinnovare è importante». Questa intuizione sta dando non poche soddisfazioni a Daniele, che è diventato un punto di riferimento anche per appassionati lontani. «C’è gente che viene addirittura da fuori provincia, significa che l’offerta è valida. Uno stimolo a migliorarmi sempre». Daniele non si lamenta del mercato dell’editoria, sa che i fasti di un tempo non torneranno più ma sa anche che l’entusiasmo deve essere alla base del percorso. «Gestisco questo posto da dodici anni e, nonostante le levatacce e le tante ore, non sento il peso di ciò che faccio. La reputo una fortuna, significa che sono ancora contento delle scelte di un tempo». Dai fumetti alle carte collezionabili, dai dvd alle riviste musicali, l’edicola ha accompagnato la crescita di Daniele. «Sant’Agostino è un paese che legge molto, una fortuna per me. Qui c’è sempre gente, un bel viavai di persone, clienti di passaggio e fidelizzati con cui si sono instaurati rapporti negli anni». Poi conclude: «Il digitale prenderà sempre più piede ma la carta stampata continuerà ad avere il suo spazio, ne sono sicuro».
Samuele Govoni
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