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Ferrara, espulso uno degli autori dell’omicidio di via Baluardi

Daniele Oppo
Ferrara, espulso uno degli autori dell’omicidio di via Baluardi

Rimpatriato in Marocco uno dei killer di Tarek Hamad. L’episodio fu l’apice della lotta tra bande per il controllo della piazza di spaccio

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Ferrara Nabil Ben Abdennaby. Un nome che a molti non dirà molto oggi, ma il 29 aprile del 2012 fu tra i protagonisti di uno dei più brutali fatti di sangue avvenuti a Ferrara: il pestaggio e l’omicidio di Tarek Hamad, un ragazzo di 25 anni, tunisino, ucciso nel sottomura di via Baluardi all’apice della lotta tra bande di tunisini e marocchini per il controllo della piazza di spaccio. Nabil Ben Abdennaby al tempo era anche lui un ragazzo, oggi ha 36 anni, e ieri è stato imbarcato su un volo per Casablanca, partito da Bologna. La Polizia di Stato ha infatti eseguito un ordine di espulsione che pendeva su di lui da quasi un anno, dopo che gli era stata negata, l’anno scorso, la richiesta di protezione internazionale effettuata dopo che, nel novembre del 2023, era uscito dal carcere. Fu uno dei primi a essere individuato dalla Squadra mobile e poi a essere condannato.

Tarek Hamad, venne inseguito, accerchiato e picchiato con spranghe, bottiglie, mazze e catene. Erano in otto, tra loro anche un minorenne. Il 25enne tunisino morì perché venne trafitto a una gamba dalla lama di una spada katana che ne recise l’arteria femorale. Non fu Nabil Ben Abdennaby a dargli il colpo fatale. Fu anche l’unico del gruppo a non essere scappato da Ferrara dopo l’omicidio. L’omicidio fu l’epilogo di una faida per il controllo del territorio scoppiata pochi giorni prima, quando un marocchino era stato rapinato da un gruppo di tunisini. Ne scaturì una serie di reciproche rappresaglie, fino all’omicidio. Nabil Ben Abdennaby venne condannato in primo grado a 21 anni di reclusione.