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Il disagio

Serravalle, studenti senza la fermata della corriera. I lavori al ponte sono ancora bloccati

Donatella Marighella
Serravalle, studenti senza la fermata della corriera. I lavori al ponte sono ancora bloccati

Soppressa una corsa pomeridiana del trasporto pubblico e scolastico. La sindaca: “Il cantiere partirà tra dieci giorni”

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Serravalle Iniziati da un mese i lavori di ricostruzione del ponte Pietropoli sono già un caso. Dal 13 gennaio la strada è chiusa al traffico perché il ponte, riconosciuto non in sicurezza per la circolazione, dev’essere demolito e rifatto ma in questi giorni non si vedono operai al lavoro. Questo ha suscitato molte perplessità, soprattutto perché i tempi morti potrebbero posticipare l’apertura della strada, che già di per sé rimarrà chiusa otto mesi. A farsi delle domande è la consigliera di minoranza Egle Cenacchi (Uniti per Riva del Po): «Ci è stato chiuso il Ponte Pietropoli e a noi ci tocca la pericolosa via Argine Po fino a ponte Giglioli anche per tornare a casa dalla farmacia. E il ponte è chiuso ma non ci stanno lavorando». Sull’interruzione parla il dirigente Settore lavori pubblici, pianificazione territoriale e mobilita della Provincia: «Come normativa abbiamo provveduto a eseguire la verifica di rischio bellico residuo, fattibile solo a lavori consegnati all’esecutore – spiega l’ingegnere Luca Capozzi –, da cui è emerso un alto rischio di presenza di residuati. Tale circostanza ci ha obbligato ad affidare a ditta specializzata l’esecuzione di una “bonifica profonda”. La ripresa effettiva dei lavori al ponte sarà subordinata al nulla osta del Genio militare in seguito alla conclusione della bonifica. La durata delle operazioni era già in parte prevista nella quantificazione della durata dell’appalto, per eventuali ulteriori ritardi stiamo studiando con la ditta come recuperare e finire il cantiere nei tempi previsti».

In merito interviene la sindaca: «Ormai contiamo già un mese dalla chiusura del ponte di Serravalle ma i lavori di rifacimento non sono ancora iniziati – dice Daniela Simoni -. Questo cantiere è all’attenzione della comunità che, dunque, si chiede, si preoccupa. Mi sono così fatta portavoce dei dubbi di questi giorni e ho contattato la Provincia. Mi rassicura che questo approfondimento tecnico ulteriore rimane compreso nei mesi già previsti per la ricostruzione e che tra una decina di giorni la ditta incaricata inizierà a lavorare».

Sempre d’attualità il tema via alternativa, tanto criticata. Secondo molti cittadini c’è un’altra ipotesi, ancora attuabile: «Far attraversare i veicoli che provengono da Berra per il centro del paese (via Mongini, piazza Mazzini, via Bonamico, via Capatti, via Roma), passando davanti alla Casa di riposo e alle scuole, non ci sembra cosa fatta bene, soprattutto perché esiste un’alternativa, deviare i veicoli per la strada dell’acquedotto, arrivando direttamente sull’argine del Po, tra l’altro in un tratto che già è fruibile alle automobili, sarebbe stato più conveniente».

E poi c’è il caso trasporto di linea, come spiega ancora la sindaca: «La riprogrammazione del trasporto pubblico di linea a seguito della chiusura del ponte di Serravalle purtroppo non pochi disagi ha arrecato, nonostante la massima disponibilità e partecipazione delle aziende Ami/Tper, con le quali da settimane mi sto interfacciando. Nello specifico la soppressione di una corsa pomeridiana sta mettendo in crisi alcune famiglie di Serravalle per i rientri pomeridiani. Domani (oggi, ndr) ho l’ennesima video call per rifare il punto della situazione, poiché molte variabili si devono armonizzare per una soluzione sostenibile. Ci tengo a sottolineare che tutte le persone a cui mi sto rivolgendo sono coinvolte e dispiaciute per le criticità emerse, ma gli abbonamenti sono stati pagati e i disagi creati: va trovata una soluzione».