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L’intervento

Ferrara, abusivi all’ex ospedale Sant’Anna

Ferrara, abusivi all’ex ospedale Sant’Anna

Blitz della Polizia all’ex dispensario dopo un esposto

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Ferrara Parte delle pertinenze del vecchio Sant’Anna quale rifugio abusivo per abusivi. Molte le segnalazioni che giungono da parte di alcuni dei residenti di via Mortara, a seguito di frequentazioni nella zona dell’ex dispensario, la struttura sanitaria di via Mortara sorta negli anni ’30 del secolo scorso che è stata per molti anni struttura di prevenzione e cura di malattie pneumologiche ed in particolare della tbc.

Un servizio che durante il secondo conflitto mondiale è stato occupato da soldati tedeschi che ne hanno fatto uno dei quartier generali in città, con uno dei medici, Raul Testa, che garantì la cura spostando armi e bagagli nella sua abitazione di via Carlo Mayr. Al fianco del corpo principale dell’edificio è sistemata la casa dell’ex custode, un ampio appartamento di 170 metri quadrati che collega l’area dell’ex dispensario a quello che era il convento di san Bernardino, diventato successivamente sede del reparto di dermatologia fino al trasferimento a Cona. Negli ultimi dieci anni il graduale trasferimento dei servizi ambulatoriali ha dato il via a un abbandono dei locali diventati sempre più fatiscenti. Nonostante il perimetro sia interamente delimitato da reti da cantiere e le porte chiuse con lucchetti e catene è facile scorgere malintenzionati che scavalcano le recinzioni e facilmente accedono ai locali.

Ieri mattina il blitz da parte di due Volanti della Polizia, su impulso di un esposto. Gli agenti, dopo avere aperto la porta, hanno controllato i locali della casa dell’ex custode, ma in quel momento nessuno era presente. Altre sospette presenze sono state segnalate all’interno delle “Nuove cliniche”, l’edificio costruito a metà degli anni ’60 per volere del professor Angelo Baserga che ha ospitato le cliniche chirurgiche e di radiologia universitaria e vascolare fino al 2012. La struttura di 4 piani più il seminterrato è la più recente tra quelle presenti nei servizi dell’ex Sant’Anna.

Il controllo della vasta area ospedaliera è da tempo appaltato ad un servizio di vigilanza privato che vede in servizio due soli operatori, uno dei quali stabilmente impegnato alla portineria di accesso dell’ex pronto soccorso. Difficile quindi una azione capillare su tutti i piani dei diversi edifici dell’ex Sant’Anna, al quale fanno parte anche il padiglione “Ascoli” (già sede della clinica oculistica) e quello di malattie infettive. l

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