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Ferrara, paziente morì dopo un esame con liquido di contrasto: aperta un'inchiesta

Ferrara, paziente morì dopo un esame con liquido di contrasto: aperta un'inchiesta<br type="_moz" />

Un ottantenne aveva accusato un malore all'ospedale di Cona, la procura di Ferrara indaga su un decesso sospetto

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Ferrara La Procura di Ferrara ha aperto un fascicolo d’indagine sulla morte uomo ottantenne avvenuta la settimana scorsa all’ospedale Sant’Anna di Cona.

L’indagine, che al momento è a carico di ignoti, scaturisce dalla denuncia querela presentata da un familiare del paziente deceduto per appurare eventuali responsabilità nel decesso da imputare ai sanitari che hanno avuto in cura l’uomo.

Da quanto si apprende, infatti, il paziente ha iniziato a stare male dopo la somministrazione di un liquido di contrasto, ovvero di una sostanza usata nella cosiddetta diagnostica per immagini – come possono essere una Tac o una risonanza magnetica – per migliorare proprio la qualità delle immagini e identificare dettagli dei tessuti o delle lesioni che altrimenti rimarrebbero nascosti. In questo caso il mezzo di contrasto è stato utilizzato per effettuare una coronarografia, esame radiologico che serve a controllare i vasi arteriosi che avvolgono il cuore. L’anziano è stato sottoposto a dialisi e trasferito per un periodo di degenza all’ospedale Santissima Annunziata di Cento, da dove proveniva per l’iniziale ricovero. Qui però le sue condizioni si sono aggravate e quindi i sanitari hanno deciso per un nuovo trasferimento all’ospedale di Cona, dove sabato 15 febbraio l’uomo è deceduto.

Come detto, a seguito della denuncia del familiare – che è assistito dall’avvocato Nicola Bramante del Foro di Roma – la Procura estense ha aperto un fascicolo d’indagine per l’ipotesi di reato di omicidio colposo dovuto a colpa medica.

Non ci sono però iscritti nel registro degli indagati perché gli investigatori stanno cercando preliminarmente di ricostruire tutti i passaggi della vicenda e circoscrivere il numero di operatori sanitari che potrebbero essere coinvolti o per i quali sarebbe opportuno un avviso di garanzia, in modo che possano partecipare agli accertamenti tecnici che verranno disposti a breve dal magistrato assegnatario del fascicolo (Alberto Savino): l’esame autoptico e probabilmente quello tossicologico.

Daniele Oppo

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