Parti insufficienti, Cento perde il punto nascite
Nel 2023 appena 79 parti. «Donne e neonati a rischio»
Cento La cicogna è stata definitivamente sfrattata dall’ospedale “Santissima Annunziata” di Cento. Chiuso per sospensione dal giugno 2023, il punto nascite, non da ieri, ha contro proprio i numeri.
La legge infatti impone un minimo di 500 parti l’anno per mantenere al sicuro il reparto, parti che al punto nascite di Cento nel 2023 sono stati invece solo 79. Pochi, pochissimi, rispetto ai 500 richiesti dalla legge. Partorienti e mamme di Cento dovranno vivere altrove uno dei momenti storici di una vita. E quindi le pazienti in dolce attesa saranno definitivamente dirottate verso altre strutture.
D’altronde è la Regione a essere più che chiara: «Tenere aperti i punti nascite dove non c’è un sufficiente numero di parti è un rischio per le donne e i bambini. Su questo non transigeremo». Lo ha detto durante l’audizione in commissione il nuovo assessore alla sanità dell’Emilia-Romagna, Massimo Fabi, toccando il nodo delle sale parto nelle aree periferiche, di cui tanto si è parlato a Cento. Va da sé, quindi, che il punto nascite di Cento è da considerarsi oramai chiuso.
Fabi ha anche delineato le linee guida e gli obiettivi strategici del prossimo quinquennio. Tra i temi, innovazione della governance del servizio sanitario regionale, costruzione della rete ospedaliera del futuro, riordino del sistema dell’emergenza urgenza, investimento sul capitale umano e professionale. Ma per il punto nascite di Cento pare essere veramente arrivato il momento del de profundis, proprio con le più recenti dichiarazioni dell’assessore regionale.