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Ferrara, imparare a cucinare in autonomia: corso riservato a dieci disabili

Ferrara, imparare a cucinare in autonomia: corso riservato a dieci disabili

Antipasti, piatti, pizze e panificati preparati con l’aiuto di chef e studenti

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Ferrara Ha preso il via il corso “Cucina senza Barriere”, un’iniziativa che mira a insegnare tecniche di cucina a persone con disabilità, promuovendo l’autonomia personale e sociale. Il corso è organizzato in collaborazione tra l’Unione italiana ciechi e ipovedenti e lo Ial, con il supporto della Fondazione Canonici Mattei, che ha finanziato l’intero progetto e il patrocinio del Comitato ferrarese area disabilità, un primo passo di una serie di iniziative che seguiranno questa esperienza pilota. L’obiettivo è creare percorsi continuativi che favoriscano l’inclusione, coinvolgendo persone con disabilità diverse all’interno dello stesso ambiente scolastico e di lavoro.
I partecipanti sperimentano la cucina non solo come momento formativo, ma anche come strumento per sviluppare nuove competenze e relazioni. Il corso si sviluppa da febbraio a maggio e prevede incontri dedicati alla preparazione di antipasti, primi e secondi piatti, pizze e panificati, culminando con un pranzo di fine corso. Le lezioni si svolgono allo Ial di via Calcagnini, che ha messo a disposizione spazi, materiali e attrezzature, offrendo così ai partecipanti la possibilità di lavorare in un contesto professionale sotto la guida di chef esperti. I corsisti sono affiancati da studenti dell’istituto.
Il progetto è aperto a un massimo di 10 partecipanti con invalidità superiore al 75%, selezionati dagli organizzatori per garantire il pieno coinvolgimento e la riuscita delle attività previste. Al corso partecipano 3 persone cieche, 2 ipovedenti, 4 paraplegici e 1 amputato di gamba. Un importante esempio di come sia possibile promuovere autonomia e crescita personale attraverso attività pratiche e inclusive, ponendo le basi per nuovi percorsi formativi in futuro. Un ringraziamento particolare va dagli organizzatori oltre alla Fondazione Canonici Mattei a Fausto Bertoncelli e Lorenzo Schiavina. 

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