La protesta degli agricoltori a Ferrara: «O si cambia adesso o è finita»
Una cinquantina di trattori dalla Sapienza alla città, poi l’incontro col sindaco Fabbri
Ferrara Si sono ritrovati davanti al ristorante La Sapienza, lungo la Ss 16 Adriatica, e da lì sono partiti alla volta di Ferrara. I manifestanti, uniti sotto il Raggruppamento Agricoltori Emilia-Romagna, hanno raggiunto piazza Castello e incontrato il sindaco Alan Fabbri per chiedere maggiori tutele. Una cinquantina di trattori hanno percorso la strada dalla Sapienza a Ferrara, cinque sono arrivati fino nel cuore del centro storico. Fuori dai finestrini bandiere tricolore a sottolineare il legame con la terra e la produzione Made in Italy. “Siamo a un punto di non ritorno, o si cambia adesso o non si cambia più”, afferma Evro Manaresi, coordinatore della protesta. “Negli ultimi trent’anni siamo stati ignorati, abbandonati e ora vogliamo far sentire la nostra voce, discutere dei problemi a livello comunale e regionale. L’obiettivo di questa manifestazione – sottolinea – è dimostrare che siamo uniti”. I prodotti importati dall’estero sono solo uno dei problemi messi sul tavolo: “Noi dobbiamo sottostare a regole ferree, regole che gli altri Paesi non devono rispettare. La domanda è: lo si vuole ancora il Made in Italy oppure no? Noi ce la mettiamo tutta”.