Ombretta, la sarta di Argenta che realizza i vestiti delle star
Antonella Clerici ha indossato un suo abito al Festival di Sanremo
Argenta A far brillare Antonella Clerici, avvolta nella prima serata del festival di Sanremo, di luci color oro e argento, hanno contribuito la maestria, il tocco e la passione di Ombretta Lucchi. Argentana, con una carriera prestigiosa, ricca di esperienza, successi e gratificazioni, Ombretta è una vera forza della natura e nonostante la pensione raggiunta da più di un decennio, tutte le mattine si sveglia all’alba per recarsi nella sua “seconda casa”, l’atelier dell’azienda. Responsabile di produzione e dei campionari dell’azienda che fa parte del circuito dell’alta moda Minerva Hub, la donna, che già a otto anni teneva l’ago in mano, si autodefinisce «un pezzo unico». ” Dalle giornate trascorse nell’abitazione di una sarta che era anche vicina di casa sono trascorsi sette decenni, ma Ombretta non ci pensa proprio alla pensione. «Ho cominciato a 8 anni dalla sarta vicina di casa tra sotto puntini e cavalletti – spiega l’esperta – all’epoca non c’era tutta l’attrezzatura e la tecnologia di oggi, poi a 14 anni, visto che i miei genitori non volevano mandarmi a lavorare nei campi e io non volevo proseguire negli studi, ho iniziato a lavorare in alcuni laboratori di creazioni di sartoria del mio paese. Quando mi sono sposata ed è nata mia figlia ho lavorato a casa per un certo periodo». Poi la scalata in alcune aziende sino alla Germano Zama di Faenza, con compiti direzionali, e all’Imperial, al Center Gross.
Macché pensione I primi tempi immediatamente successivi sono trascorsi in relax e svago nella casetta al mare, ma poi, durante l’autunno e ancor più in inverno, ha cominciato a insinuarsi una nostalgia tremenda del lavoro che, ormai, era diventato una parte integrante e fondamentale della propria vita. «Un conoscente di Comacchio, titolare di un laboratorio di produzioni artigianali, mi ha portata a visitare l’azienda Iato di San Lazzaro di Savena e lì ho pure incontrato una dipendente che aveva lavorato con me da Germano Zama. Ho avuto il privilegio e l’onore di parlare con il titolare Jacopo Tonelli e da 14 anni sono lì, assunta con contratto particolare, che mi consente di continuare a percepire la mia pensione». Il tempo sembra proprio essersi fermato per Ombretta Lucchi che oggi, per passione insopprimibile, continua a occuparsi di prototipi, piccole produzioni, insegnando ed eseguendo creazioni con le sarte campionariste dell’atelier. «Mi dicono che sono una donna bionica, ma il segreto è riposto tutto nella passione per il mio lavoro». L’azienda è specializzata in ricamo di altissimo livello. Attualmente sta lavorando anche sulla t-shirteria firmata Christian Dior. Da sempre la professionista di Argenta è supportata dal marito Derville Malagolini, con il quale è sposata da 57 anni, dalla figlia Monica, avvocato, e dal figlio Andrea, titolare del ristorante Kermes a Boccaleone. «Voglio andare avanti con questa forza – conclude Ombretta Lucchi – la moda si rinnova continuamente e per me è fonte inesauribile di apprendimento e non solo di insegnamento. Questo è un lavoro che mi piace tanto, da sempre. Perché dovrei stare a casa ad annoiarmi? Ogni giorno vado in azienda e la abbraccio come se fosse mia».