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L’incidente

Si schianta e muore in moto a Ferrara, ecco cos’è successo e chi è la vittima

Annarita Bova
Si schianta e muore in moto a Ferrara, ecco cos’è successo e chi è la vittima

La dinamica dell’incidente di via Padova. L’impatto con un’auto è stato inevitabile e i medici hanno tentato invano di rianimare l’uomo di 48 anni

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Ferrara Una frenata lunghissima, disperata. Una striscia sull’asfalto che ha però purtroppo condotto all’impatto, violentissimo. Per il motociclista Matteo Carassini, 48 anni di Ferrara, non c’è stato nulla da fare, troppo gravi le ferite riportate ed il cuore che ha smesso di battere. Erano da poco passate le 16 quando l’incidente si è verificato sulla via Padova, all’altezza della concessionaria Ford Stracciari: un’auto Ford Focus guidata da un uomo che proveniva da Ferrara ha svoltato alla sua sinistra per entrare nel piazzale della concessionaria mentre in direzione opposta proveniva il motociclista in sella ad una moto d’epoca Benelli 750. Per cause ancora in corso d’accertamento i due veicoli sono entrati in collisione e la moto ha sfondato la portiera lato passeggero della Focus. L’uomo è stato sbalzato a terra violentemente. Subito i passanti si sono fermati ed hanno prestato i primi soccorsi e intanto telefonato al 118 chiedendo aiuto e dando indicazioni tali da far capire subito agli operatori che la situazione era davvero critica.

Tentativi disperati All’arrivo dei sanitari con ambulanza e automedica è stato subito praticato il massaggio cardiaco nel disperato intento di rianimare l’uomo che però aveva già perso conoscenza. I medici sono andati avanti per diversi minuti, sperando in una sorta di miracolo ma purtroppo tutti i tentativi sono risultati vani, l’impatto è stato davvero troppo forte. I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. L’uomo alla guida della Focus, evidentemente sotto shock per l’accaduto, ha raccontato quanto avvenuto alle forze dell’ordine subito arrivate sul posto con carabinieri e polizia locale. In un secondo momento si è fermata anche la Polizia di Stato. L’uomo alla guida del mezzo ha cercato di rendersi utile in ogni modo, ma anche il suo racconto è apparso a tratti comprensibilmente confuso. Gli inquirenti hanno raccolto anche diverse testimonianze perché la ricostruzione, al contrario di quanto potrebbe sembrare, è tutt’altro che semplice. Sarà comunque la Polizia locale a dover ricostruire l’esatta dinamica del sinistro e per questo sono stati effettuati tutti i rilievi del caso per diverse ore. Evidentissima la frenata a terra fatta dalla moto, una ventina di metri di gomma lasciata sull’asfalto. La stessa è stata molto forte, ma non sufficiente per ridurre la velocità ed arrivare così ad evitare l’impatto, forse anche per la tipologia di moto. Certamente l’uomo ha avuto il tempo di accorgersi di quanto stava accadendo ed anche della impossibilità di evitare l’incidente. Nell’impatto il corpo è stato scaraventato diversi metri più avanti, arrivando proprio all’ingresso della concessionaria Ford. Le persone presenti in zona hanno sentito il rumore dei freni, e poi il botto, sordo e forte. In pochi attimi il caos, le grida, le corse per cercare di aiutare in ogni modo possibile il motociclista. Minuti lunghissimi, in cui tutti sono rimasti col fiato sospeso finché i medici non hanno smesso il massaggio cardiaco. Solo in quel momento ogni speranza è andata persa ed anche l’uomo alla guida dell’auto è finito nel più profondo sconforto.

Per consentire i rilievi la via Padova è stata chiusa tra via Marconi e via Vallelunga e questo ha causato traffico e lunghissime code per ore in tutti i dintorni. Si tratta purtroppo del secondo sinistro mortale nel giro di un paio di giorni, dopo lo scontro tra autobus e auto di mercoledì in via Copparo a Boara in cui ha perso la vita una giovane donna. In entrambi i casi la dinamica non è stata ancora chiarita. Per quel che riguarda quest’ultimo incidente di via Padova, è molto probabile che venga presto aperta un’indagine per omicidio stradale come da prassi.