La missione di Melloni nel cuore di Cento: «Vedo volti familiari»
Edicola e nuovi servizi: il contatto ripaga la fatica
Cento Nel cuore di piazza Guercino, tra scaffali colmi di giornali e riviste, Fabrizio Melloni accoglie i clienti col sorriso di chi ha fatto dell’edicola non solo un lavoro ma una passione. Dal 2014, anno in cui ha deciso di intraprendere l’attività, Melloni ha vissuto in prima persona i profondi cambiamenti del settore e le sfide che gli edicolanti affrontano ogni giorno. «È un lavoro impegnativo - racconta -. La sveglia suona molto presto e il ritmo è serrato, ma il contatto con la clientela ripaga di ogni fatica. Ogni mattina vedo volti familiari, persone che vengono a prendere il giornale e scambiare due parole. L’edicola è ancora un riferimento per molti». Negli anni, Melloni ha osservato l’evoluzione della clientela: «Principalmente serviamo persone anziane, pensionati che mantengono l’abitudine di leggere il giornale cartaceo. Purtroppo, la clientela sta diminuendo in modo naturale, i giovani leggono sempre più su smartphone e tablet. Questo incide sulle vendite». Questa è una delle principali sfide per il settore. «Un tempo si vendevano molti più giornali, ora sono richiesti i gadget allegati alle riviste, figurine e giochi per bambini. Bisogna diversificare l’offerta per restare a galla. La pandemia? Durante il lockdown siamo rimasti aperti perché i giornali erano ritenuti beni essenziali. Ma le persone uscivano meno e le interazioni sociali ridotte al minimo. E alcuni clienti durante la pandemia hanno scoperto di poter leggere i quotidiani online: non sono più tornati in edicola». Guardando al futuro, Melloni è scettico: «Se non si trovano nuove strategie, le edicole rischiano di scomparire. Serve un cambiamento da parte degli editori, ma anche noi edicolanti dobbiamo reinventarci, magari offrendo servizi come spedizioni, biglietti per eventi o ricariche telefoniche».