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Qb Atelier, due architetti di Ferrara tra i più promettenti d’Italia

Alessandra Mura
Qb Atelier, due architetti di Ferrara tra i più promettenti d’Italia

Federico Orsini e Filippo Govoni scelti per la rassegna “Emergenti” in corso a Firenze. L’allestimento di Palazzo Schifanoia è la punta di diamante dei loro progetti

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Ferrara Il loro studio lo hanno chiamato Qb Atelier, dove Qb sta per “quanto basta”, come nelle ricette, perché «la nostra filosofia rimanda alla cucina; e quando si realizza un progetto per una casa è come entrare nell’intimità di una persona, è come aprire il frigorifero per vedere quali “ingredienti” ci offre la committenza e quali sono quelli importanti per preparare la ricetta su misura per gli spazi, e trovare il giusto equilibrio». I giovani architetti Filippo Govoni e Federico Orsini in intensi anni di lavoro di “menù prelibati” ne hanno cucinati parecchi e altri sono in preparazione: la riqualificazione della Palazzina ex Mof («un piccolo incarico dal punto di vista economico, ma una grande opportunità per ottenere visibilità e farci conoscere»), il restyling di piazza Travaglio, i Giardini di Cuniola a San Martino e, a Padova, la sistemazione delle Mura di San Benedetto. Oltre a una serie di committenze private guadagnate con il passaparola che corre alla stessa velocità della buona reputazione.

Ora al già lusinghiero curriculum si è aggiunto un altro importante riconoscimento: Qb Atelier è stato selezionato per la rassegna “Emergenti” ideata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Firenze che ha scelto in tutta Italia tre studi giovani ritenuti meritevoli, dedicando a ciascuno la pubblicazione di un piccolo volume, una mostra monografica e una lecture inaugurale che si è tenuta nel capoluogo toscano il 13 febbraio. Fino al 27 febbraio quindi nella sede della Fondazione degli Architetti di Firenze (piazza della Stazione 50 presso la stazione di Santa Maria Novella) sarà possibile visitare la mostra che raccoglie una selezione dei progetti di Qb Atelier. In particolare, tra i progetti che Orsini e Govoni hanno deciso di portare, ci sono l’allestimento di Palazzo Schifanoia e altri interventi privati ferraresi. Un’iniziativa che sta trovando un ottimo interesse a livello nazionale, conquistando l’attenzione tra le testate e i portali specializzati, rappresentando anche una vetrina per la città.

Prima ancora che soci, il ferrarese Govoni (1985) e il modenese “naturalizzato” ferrarese Orsini (1982) erano studenti alla Facoltà di Architettura di Ferrara, dove si sono laureati entrambi. Ma l’idea di aprire lo studio si è sedimentata, viaggio dopo viaggio, durante i tragitti in treno che condividevano come pendolari tra Ferrara e Faenza: «Lavoravamo tutti e due in quella città, ma in posti diversi, e ci siamo detti: perché non provare a collaborare tra di noi? All’inizio potevamo dedicare ai nostri progetti solo le sere o i weekend, ma poi, dal 2017, abbiamo cominciato a camminare con le nostre gambe. Il primo anno è stato quello più difficile, poi le cose hanno cominciato a girare e siamo arrivati ad aprire la nostra sede fissa». Grazie ai concorsi di Architettura indetti dalle pubbliche amministrazioni si sono aggiudicati lavori in tutta Italia tra Rimini, Pianoro e Taranto, ma uno dei loro fiori all’occhiello, non a caso proposto per la rassegna “Emergenti” è appunto il progetto dedicato a Palazzo Schifanoia «uno dei più importanti finora realizzati – sottolineano – e su una delle opere più importanti del Rinascimento. L’abbiamo presentato come nostra punta di diamante perché ci aveva permesso, due anni fa, di vincere un concorso indetto dall’Ordine nazionale degli Architetti, che ci ha portati a essere inseriti tra gli architetti più promettenti del 2023, battendo la concorrenza di studi più grandi e strutturati». A portare Qb Atelier nella stretta selezione di “Emergenti” è stato comunque l’intero curriculum di Govoni e Orsini, che non si stancano di esplorare nuovi orizzonti: «Siamo un piccolo studio che lavora e sperimenta in tutti gli ambiti concessi: design, paesaggio, restauro, ristrutturazioni, realizzazione di nuovi edifici». L’importante è saper dosare tecnica e immaginazione, quanto basta.