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Il caso

Cento, sfrattato da casa e poi truffato: "Ora non ho più un posto dove dormire"

Davide Bonesi
Cento, sfrattato da casa e poi truffato: "Ora non ho più un posto dove dormire"

Un 50enne aveva trovato una soluzione abitativa, ma era una casa falsa: "Avevo urgenza perché non ho un tetto, pagati i soldi richiesti ho capito l'errore"

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Cento «Mi sono trovato senza un luogo dove dormire e così quando è arrivata quella proposta tramite il sito subito.it ho pensato potesse essere la soluzione per risolvere il problema nell’immediato. Solo dopo ho scoperto che ero stato truffato». A parlare è Guglielmo Magistrali, un 50enne centese vittima tra lunedì e martedì di una truffa ben orchestrata e tutto questo con il rischio di trovarsi fra pochi giorni a non avere un tetto sopra la testa.

E dire che quest’ultimo per il 50enne era anche un periodo positivo, perché dopo qualche tempo senza un impiego, proprio in questi giorni ha avuto un colloquio positivo e lunedì inizierà il nuovo lavoro a Mirabello. Ma il problema era quello dell’alloggio, che vedeva Magistrali vivere in affitto a Cento: «Sapevo che me ne sarei dovuto andare, ma non pensavo così in fretta - ci racconta -. Fatto sta che mi è stato detto dal padrone di casa che venerdì avrei dovuto lasciare l’appartamento e così sono andato sulla piattaforma di Subito per trovare una sistemazione non lontana e comunque confortevole, visto che sono diabetico. Lunedì sera mi ha contattato questa persona con accento toscano, aveva una bella soluzione, a 350 euro al mese per entrare subito e io ho pagato una prima volta. Poi, mi ha chiesto altri 350 euro per le spese relative a una serie di documenti che si rendevano necessari e ho eseguito il pagamento. Ancora, però, il giorno dopo dice che servivano altri 350 euro in modalità “one shot” per sbloccare l’appartamento e potervi entrare. Ho pagato, ma poi mi sono domandato il perché di tutti questi soldi, se davvero erano necessari. Mi sono messo a cercare in rete e purtroppo ho visto che quell’appartamento era segnalato fra i siti truffa, non è certo a Cento e quindi ero stato truffato. Ovviamente la persona non mi ha piiù risposto, avevo urgenza e ho agito d’impulso, così mi ritrovo senza una casa e senza soldi».

Già martedì il 50enne centese ha cercato di riavere il proprio denaro, «ma Poste italiane ha spiegato che li avevo pagato di mia volontà quindi non potevo farci niente. Sono andato anche dai carabinieri, i quali mi hanno detto di ripresentarmi il giorno dopo con tutti gli screenshot dei messaggi con quella persona e possibilmente l’Iban. E oggi (ieri, ndr) sono andato a sporgere denuncia, purtroppo però l’Iban mi era stato dato al telefono e facendo con Postepay una ricerca su dove sono finiti i soldi vado in un conto di un’altra nazione, Ea (Spagna, ndr)». Attualmente il 50enne alloggia in un albergo centese, nel quale dovrebbe rimanere fino a sabato. «Ho ricevuto un piccolo aiuto dalla parrocchia, ma al di là del fatto che io possa riavere il mio denaro, sabato salvo miracoli dovrò lasciare anche l’albergo e non avrò un posto dove dormire. Spero che qualcuno possa darmi una mano, come ho detto da lunedì inizierò a lavorare e potrò pagare regolarmente».