L’Aquarama di Lido Estensi resterà ancora chiuso, nessuno l’ha rilevato
Una breve stagione di rilancio, ma ora sta avviandosi ad un lento ma inesorabile declino, passando da simbolo del boom del turismo ai Lidi a luogo dell’abbandono
Lido Estensi Da simbolo del boom del turismo balneare ai Lidi a nuovo luogo dell’abbandono: il parco acquatico Aquarama di Lido Estensi, a tre anni dalla chiusura, dopo una breve stagione di rilancio purtroppo intervallata dalla pandemia, sta avviandosi ad un lento ma inesorabile declino. Tante erano le speranze riposte, nell’estate del 2019, nella rinascita di quello che per almeno due generazioni era stato centro sportivo d’eccellenza, oltre che un punto di riferimento del turismo balneare ai lidi. L’anno successivo alla riapertura, combaciò con la prima ondata pandemica, tra distanziamenti e restrizioni normative, che non giovarono ai nuovi gestori, una famiglia comacchiese, partita con tutte le buone intenzioni di risollevare le sorti dell’impianto.
Il complesso Costruito sul lungomare Saverio Pozzati, adiacente alla spiaggia libera che circonda la sponda nord del canale Logonovo, l’Aquarama, con la sua piscina da 25 metri ed il lungo e spettacolare serpentone di acquascivoli, per intere estati tra gli anni ’80 e ’90 ha rappresentato un’alternativa alle spiagge affollate. Dotato di area fitness e benessere, di spogliatoi, bar con cucina e servizi igienici, la struttura era stata concepita come vero e proprio impianto sportivo e non come un semplice stabilimento balneare, incastonato, tuttavia, al pari dei bagni, sul demanio marittimo. Dopo anni di chiusura ed abbandono, dal 2019 al 2022 l’Aquarama era tornato ad accogliere turisti, pur senza riaprire l’imponente struttura degli acquascivoli. Schiacciato tra la morsa delle incognite della direttiva comunitaria Bolkestein e problemi strutturali, l’Aquarama rischia di restare chiuso anche per la prossima stagione balneare, trasformandosi in un luogo dell’abbandono e del degrado, come lo fu, per decenni, il rudere dell’ex Bagno della Polizia di Stato al Lido Spina. L’ultimo gestore, al termine del triennio di locazione avrebbe potuto decidere se acquistare e rilevare l’impianto sportivo, oppure lasciarlo alla proprietà. L’operazione rilancio è naufragata.