Softair a Bondeno, comunità unita per aiutare i “soldati buoni”
Aziende e privati vogliono rifare il campo attorno al Panaro
Bondeno Il maltempo dello scorso autunno sembrava avere cancellato per sempre il campo da "softair", situato in un’area golenale di Bondeno, ma i primi raggi di sole della primavera, che per ora stentano comunque ad arrivare, potrebbero restituire agli appassionati di questa specialità il loro terreno di gioco. Cos’è
Per i non addetti ai lavori, il "softair" è un gioco, non violento e in costante crescita quanto a praticanti, in cui ci si divide in squadre e ci si affronta in appassionanti sfide in vari scenari. Lo scopo è mettere fuori partita l’avversario sparandogli contro innocui pallini di plastica. Vince chi raggiunge gli obiettivi che si sono prefissati prima della "battaglia simulata". Il campo che i "Lupi Grigi" - questo è il nome che si sono dati gli appassionati - avevano allestito nella golena di Gamberone è stato letteralmente spazzato via da una recente piena del Panaro. Mandando in fumo anni di lavoro, di pulizia della zona arginale, che si era riempita di rifiuti portati dalla corrente. Sono seguiti mesi di incontri con le istituzioni per cercare di capire dove riprendere a coltivare quel sogno.
La situazione
«Desidero ringraziare tutti coloro che, in questi mesi, si sono offerti di darci una mano - dice Davide Gavagna dell’associazione attiva a Bondeno dal 2017 -. A Bondeno abbiamo avuto un confronto continuo con l’assessore allo Sport, Ornella Bonati, che ringrazio e che ci ha messi in contatto con varie realtà. Abbiamo valutato le opzioni di trasferire il teatro di gara in qualche spazio privato in disuso o nel campo sportivo di San Biagio, che però è un luogo troppo circoscritto per realizzare tutti i nostri scenari di gioco». Nei circa quattro ettari di terreno golenale di Gamberone, infatti, l’associazione ha dato vita a tutti gli scenari adoperati nel softair: dal gioco nello "stretto" all’area boschiva. «In attesa dell’evoluzione dei vari contatti presi, pensiamo nel frattempo di rimettere in sesto il nostro vecchio campo di gioco. Ai primi di marzo - rivela Gavagna - cercheremo di pulire l’area, trasportando via i materiali distrutti e quello che ha portato il fiume, come abbiamo sempre fatto, prevenendo situazioni di degrado. Abbiamo avuto la solidarietà di numerose aziende di Bondeno e Zerbinate, che si sono offerte di portarci bancali di legno e pannelli. Devo dire che molti si sono anche detti interessati a provare il softair. Il nostro obiettivo - dice ancora Gavagna - è arrivare pronti per maggio-giugno, in modo da dare continuità al nostro impegno, con il torneo "Tango-Down", che di solito organizziamo ad aprile e che porta qui appassionati dal Piemonte e dal Trentino. È uno dei mezzi con i quali finanziamo la nostra attività. Ringrazio, oltre a Bondeno, le amministrazioni di Voghiera, Argenta e Ferrara, in particolare il presidente del consiglio, Federico Soffritti, per essersi presi a cuore la nostra situazione». Intanto, va avanti il discorso a Bondeno: «L’area in cui opera l’associazione del softair non è di competenza del Comune, ma abbiamo avuto sempre un confronto con loro - spiega l’assessore Bonati -. Gli appassionati di questo gioco svolgono un grande ruolo anche nella prevenzione del degrado, che va lodato, e molte imprese e privati del territorio si sono offerti di aiutarli. Saremo lieti di vederli ancora praticare da noi, anche perché creano un volano di appassionati provenienti dalle regioni vicine».