Aviaria a Codigoro, maxi indennizzo per i tacchini abbattuti
Secondo rimborso dell’Azienda sanitaria a una società veronese nel giro di quattro anni
Codigoro Nella primavera del 2022 i soldi pagati dall’Azienda Usl come indennità di abbattimento animali infetti furono 545mila euro, stavolta sono 638.920 euro, quasi centomila in più. Il rimborso va ancora una volta alla società agricola La Pellegrina spa, alla quale lo scorso mese di ottobre furono sequestrati e poi abbattuti 22.700 tacchini da carne, per positività ad influenza aviaria ad alta patogenicità. Le prescrizioni in questi casi prevedono l’abbattimento di tutti gli animali presenti nell’allevamento e la distruzione o l’idoneo trattamento di tutti i materiali o rifiuti potenzialmente contaminati, come mangime e lettiere. Alcuni giorni fa abbiamo scritto del dissequestro di un allevamento di proprietà della società agricola veronese, che si trova in via Corbe 8 a Codigoro. Ora arriva anche il provvedimento con l’ammontare dell’indennità, appunto quasi 640mila euro, suddivisi in 635mila per gli animali e la parte restante per il mangime sequestrato.
Come detto, alla fine dello scorso mese di ottobre era stata riscontrata fra i tacchini allevati nell’azienda agricola la positività all’influenza aviaria, in conseguenza della quale il Dipartimento di Sanità pubblica dell’Azienda Ausl di Ferrara aveva prescritto l’abbattimento di ben 22.700 tacchini. Peraltro, nello stesso periodo un provvedimento analogo aveva interessato circa 800mila polli allevati nello stabilimento Eurovo, situato alle porte di Codigoro. In entrambi i casi, dopo la soppressione degli animali, l’Ausl aveva ordinato la distruzione delle carcasse, per impedire il propagarsi di focolai di aviaria all’interno di altri allevamenti. Ora, il Dipartimento di Igiene pubblica sulla base delle risultanze dei controlli effettuati in questi mesi dalla sezione provinciale di Bologna dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, ha preso atto che la disinfezione finale è terminata. La revoca del sequestro, culminata con la disinfezione, consente all’allevamento di tornare da subito operativo. E la determina di ieri comunica l’entità dell’indennizzo con valore degli animali determinato dal listino prezzi del Mercato avicunicolo di Forlì in data ottobre 2024, ultimo pubblicato prima del sequestro e abbattimento dei tacchini. Valore che è 1,86 euro al chilo, per un totale di 590mila euro per i tacchini e altri 44mila euro per la compensazione del 7,5%. Ai quali vanno aggiunti 3.500 euro circa per il mangime sequestrato (rimborsato all’80%).
L’intervento anti-influenza aviaria precedente sempre per un allevamento della società veronese era stato messo in pratica nell’ottobre 2021. Allora la somma era 545.053,88 euro per l’abbattimento di 37.808 tacchini da carne. L’ammontare, allora come oggi era stato validato dalla Regione Emilia Romagna, che successivamente rimborserà l’Azienda sanitaria di Ferrara, per coprire l’indennizzo per lo smaltimento delle carcasse. l
D.B.
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