La Nuova Ferrara

Voghiera Otto mesi di reclusione, con pena sospesa ma a una condizione: che entro sei mesi risarcisca il danno ai carabinieri che aveva malmenato, provocando loro lesioni giudicate guaribili in più di venti giorni.

Sono questi i termini del patteggiamento accordato ieri dalla giudice Sandra Lepore e stabiliti nell’accordo tra la procura e la difesa dell’operatore socio sanitario in servizio in una casa di riposo di Voghiera che domenica 16 febbraio aveva aggredito una pattuglia di carabinieri chiamati a intervenire perché l’uomo si trovava in stato di pesante ubriachezza e agitazione e aveva destato delle preoccupazioni nei gestori della struttura.

Se nessun problema aveva causato agli ospiti, le cose sono andate diversamente per i militari. Dopo un primo momento nel quale sembrava che fossero riusciti a calmarlo e portarlo alla ragione, l’uomo ha invece reagito improvvisamente e con violenza, colpendo i carabinieri con calci e pugni che hanno provocato lesioni di non poco conto.

Bloccato e reso inoffensivo, l’uomo era stato accompagnato nella caserma della Compagnia di Portomaggiore, e arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché per lesioni gravi.

Su disposizione del magistrato di turno era stato trattenuto nelle camere di sicurezza dei carabinieri in attesa dell’udienza di convalida, tenutasi il 18 febbraio successivo. L’arresto venne convalidato e l’uomo liberato, con rinvio all’udienza di ieri per il patteggiamento, come detto, e la pena sospesa solo se verrà risarcito il danno: 1.500 euro per ciascun militare ferito.

«Una formula che apprezziamo», commenta l’avvocato Denis Lovison, che assiste i due carabinieri intervenuti, «perché tutela anche gli operatori di polizia aggrediti». l

D.O.

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