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La testimonianza

Ferrara, vita con un alcolista. Il racconto: «Avevo perso fiducia negli altri»

Ferrara, vita con un alcolista. Il racconto: «Avevo perso fiducia negli altri»

«L’alcolismo è una malattia e capire questo mi ha aiutato a perdonare gli errori del mio compagno»

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Ferrara «Sono storie che spesso restano tra le mura di casa, che annullano le persone, suscitano un’ansia costante e a volte sono marcate dalla violenza. Anche chi vive con una persona alcolista ha bisogno di assistenza perché non è più padrone della sua vita», spiega Elisa, che questa esperienza l’ha vissuta personalmente ed è una componente del gruppo Al-Anon “Aurora”, di Ferrara. Le storie sono tante e vengono condivise con persone che cercano sostegno reciproco incontrandosi settimanalmente (la sede dell’associazione è in via Ripagrande 7/A, telefono 0532/765124, numero verde 800087897).

Proprio da questo gruppo arriva la lettera scritta dalla compagna di un alcolista, «padre di mio figlio – scrive l’autrice – e dal giorno che l’ho conosciuto l’amore della mia vita». Amore che ha dovuto affrontare prove molto dure, perché «la prima reazione istintiva di una persona che sta annegando verso chi prova a salvare un alcolista è quella di tirarla sott’acqua con sè, questa è stata la sensazione che ho provato io nei confronti del mio familiare. Stavo affondando, stavo annegando insieme a lui».

Questa battaglia spesso si conclude con una sconfitta. «Ho provato a salvarlo in ogni modo, con tutte le mie forze, per anni – aggiunge la persona che ha deciso di rendere nota la vicenda – per poi rendermi conto che non potevo farlo, che non era colpa mia e non avrei mai potuto tirarlo fuori da questo abisso». Quando lui ha toccato «il fondo» si è aperta una prospettiva, quella di affrontare la dipendenza «attraverso la pratica dei 12 passi di Alcolisti Anonimi». Ma per la convivente la risalita non è stata facile: «Nonostante tutte le cose belle che stavano accadendo io vivevo nel passato, nella sofferenza, nei rimpianti e nelle incertezze. Lui stava combattendo una battaglia contro se stesso ed io anziché combattere con lui stavo diventando un ostacolo alla sua salute ed alla mia». Bloccata in un mondo fatto di «prigioni mentali e ingabbiata nelle paure del passato».

L’incontro con l’Associazione familiari Al-Anon è passato attraverso la mediazione del compagno, che frequentava il gruppo degli Alcolisti anonimi. Da quelle riunioni ha preso le mosse la metamorfosi: «Con il mio gruppo familiari Al-Anon ho iniziato ad accettare il suo passato e il suo presente. Erano persone che mi capivano, che avevano vissuto le mie stesse emozioni, le mie paure e le mie esperienze. Ho finalmente capito completamente che l’alcolismo è una malattia e questo mi ha aiutato a perdonare i tanti errori commessi dal mio compagno». Ma vivere con una persona dipendente segna profondamente e crea sfiducia verso gli altri. «Una via d’uscita però c’è, bisogna crederci non smettere di combattere. L’Associazione familiari Al-Anon è stata il salvagente di cui avevo bisogno». A Ferrara il Gruppo Al-Anon “Aurora” si riunisce il martedì dalle 20 alle 22 e al sabato dalle 15 alle 17.