Portomaggiore, ha le convulsioni al Cau: bimba di 6 anni soccorsa
La piccola aveva la febbre molto alta e si è temuto l’arresto cardiaco
Portomaggiore Ora è ricoverata in ospedale a Cona dove il personale parasanitario dell’ambulanza del 118 e dell’automedica l’hanno trasferita dopo aver scongiurato ogni timore per la sua salute. Ma sono stati momenti particolarmente convulsi quelli vissuti al Cau di Portomaggiore nella mattinata di ieri dove si è temuto il peggio per una bimba di neppure sei anni. La macchina dei soccorsi è scattata per un sospetto arresto cardiaco che ha allarmato tutti i presenti e ha anche portato il numero unico d’emergenza, che da qualche giorno sovrintende a tutta l’attività, a preallertare anche l’elisoccorso, mezzo che poi non è dovuto neppure atterrare.
Già martedì sera la bambina non stava bene: aveva una febbre molto alta che non si abbassava neppure di fronte alla somministrazione di farmaci antipiretici che la famiglia le aveva somministrato. E dopo una notte di preoccupazione ieri mattina è arrivata la decisione del padre che ha deciso di accompagnarla al Cau del paese al fine di sottoporla ad un consulto medico. Ma, stando a quanto ricostruito, una volta arrivata di fronte al personale, la bambina ha avuto alcuni episodi di convulsioni, probabilmente dovuti proprio alla febbre alta, ma che hanno fatto temere un attacco cardiaco. Gli specialisti del Cau, di fronte ad un quadro clinico comunque delicato, hanno sospeso il loro intervento, allertando gli specialisti dell’emergenza-urgenza. A Portomaggiore sono così intervenute ambulanza del 118 e automedica, che hanno preso in carico la bambina, l’hanno stabilizzata e dopo una prima valutazione hanno ridimensionato le preoccupazioni. Non vi è quindi stato più bisogno dell’atterraggio dell’elisoccorso, preferendo il trasferimento all’ospedale di Cona in ambulanza con l’ausilio del medico di terra. Arrivati in Pronto soccorso la piccola è stata subito trattata e sottoposta ad accertamenti per le questioni neurologiche e con i pediatri si è scelto il percorso più adatto per trattarla e permetterle di poter tornare a casa quanto prima della sua famiglia.