Copparo, da 6 mesi aspetta l'esito dell'autopsia: "Ditemi com'è morto mio figlio"
Una madre attende il verdetto dall'11 settembre, quando il suo Matteo è stato trovato senza vita in casa: "Scrivo alla Procura ma si rimanda sempre"
Copparo Matteo Occhiali è morto esattamente sei mesi fa, l’11 settembre del 2024. È deceduto all’improvviso nella sua abitazione, a Copparo, a soli 40 anni. E da allora c’è una persona, mamma Alfia, che ancora non sa come è morto il figlio. E dire che in tutto questo tempo sia il suo legale, l’avvocato Riccardo Ziosi, che lei in prima persona si sono prodigati per cercare di avere un documento, nulla più, perché nulla potrà ridare Matteo a sua madre e agli altri familiari.
Non è stata una vita facile quella del 40enne, che lo scorso 11 settembre si trovava ai domiciliari per scontare la fine di una pena legata a un reato di anni prima. Non attraversava un bel momento, ma la mamma e gli altri familiari gli erano comunque vicino e quindi la sua morte improvvisa è stata una mazzata da digerire. "È stata subito disposta l’autopsia - ci racconta mamma Alfia - e ci era stato detto che l’esito sarebbe stato inviato all’avvocato entro due mesi. Oggi martedì 11 marzo (ieri, ndr) ne sono passati esattamente sei ma non so ancora nulla. Oltre al mio avvocato, ho chiamato personalmente in Procura, dove mi è stata data una mail alla quale scrivo regolarmente e ogni volta mi viene risposto che l’esito arriverà oggi, domani, fra una settimana, un mese, e invece sono ancora qui senza alcuna risposta". E l’avvocato di famiglia sempre ieri, alla scadenza dei sei mesi, ha richiesto informazioni. Lo aveva già fatto allo scadere dei tre mesi, era stato risposto che andavano concluse le indagini. È dunque ipotizzabile che a breve alla mamma di questo 40enne arriverà il tanto atteso documento.
La vittima Per la morte di Occhiali era stato forte il cordoglio a Copparo dove abitava ma anche a Tresigallo, il suo paese di origine. Matteo Occhiali per tutti era “Fenni”, tresigallese doc da alcuni anni residente a Copparo. Ha lasciato la mamma Alfia, il papà William, il figlio Ascanio Ianis con la mamma Laura, la sorella Jenny, il fratello Fabio, gli amici e tutti gli altri parenti. Molti dopo l’11 settembre i messaggi di cordoglio ed era stata la sorella maggiore Jenny ad annunciare la dolorosa perdita sulla propria pagina Facebook. Toccante il suo saluto: “Quando un affetto se ne va, c’è chi sente il cuore rompersi, senza far rumore. C’è chi è infuriato col mondo, e vorrebbe spaccare tutto. C’è chi deve fare i conti coi sensi di colpa, perché non ha teso la mano quando poteva. C’è chi inconsolabile si lascia scivolare via, un po’ alla volta. C’è chi vive in un sogno, e lì vuole rimanere per sempre. E c’è perfino chi tira un sospiro di sollievo. Io non lo so come mi sento; è indescrivibile, è il caos, è sottosopra. Ma se lo devo spiegare, ti direi che, se guardo fuori, il verde non è più verde, e il blu non è più blu. Mio fratello più piccolo non c’è più, ma finché vivo, che sia un giorno, un anno o mezzo secolo, i miei fratelli saranno sempre due”. L’ultimo saluto al 40enne è stato dato il 18 settembre con la messa nel pomeriggio nella chiesa di Tresigallo (in foto), poi l’ultimo viaggio al Giardino della cremazione di Copparo.