Ex calciatore arrestato per spaccio, ha giocato nella seria A albanese
A Ferrara il 45enne è stato visto dai carabinieri mentre cedeva cocaina
Ferrara È un ex calciatore della Kategoria Superiore, il massimo campionato di calcio albanese, il quarantacinquenne arrestato lunedì pomeriggio dai carabinieri per spaccio di stupefacenti. L’uomo, che vanta una presenza anche nella coppa Intertoto e si è ritirato abbastanza giovane nel 2005 dopo due stagioni con la maglia della Dinamo Tirana, è stato visto da un equipaggio della sezione Radiomobile, che passava in via Gaetano Pesci, mentre cedeva una dose di cocaina a un altro uomo che lo aspettava fermo in sella alla sua bicicletta.
È stato proprio l’acquirente ad attirare l’attenzione dei carabinieri, perché guardava ripetutamente lo schermo del cellulare e si guardava nervosamente attorno. Dopo pochi secondi gli si è affiancato il 45enne che gli ha consegnato una pallina di colore bianco in cambio di alcune banconote. I militari hanno quindi deciso di intervenire raggiungendo i due che non hanno opposto alcuna resistenza: lo spacciatore aveva con sé i 60 euro appena incassati e anche un coltello a serramanico con lama di 8 centimetri; l’acquirente aveva invece nascosto la pallina, risultata essere una dose di cocaina da 1,2 grammi, all’interno di una scarpa. Tutto il materiale è stato sequestrato e il 45enne albanese arrestato.
Ieri il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora a Ferrara con obbligo di rimanere a casa nelle ore notturne. Poi ha rinviato per il processo, che verrà riunito a un precedente procedimento per un fatto simile avvenuto a inizio febbraio, quando venne arrestato dalla Polizia locale “Terre Estensi” dopo essere stato trovato in possesso di una decina di dosi di cocaina, nonché di un altro coltello. In quell’occasione aveva anche aggredito uno degli agenti della Polizia locale, sferrandogli un calcio a uno zigomo e provocandogli una contusione giudicata guaribile in una settimana. Per questo era stato accusato di spaccio di stupefacenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Per i fatti di febbraio l’uomo – assistito dall’avvocato Alessandro D’Agostino – aveva scelto la strada del patteggiamento e ora, probabilmente, dovrà cercare un nuovo accordo sulla pena, aggiungendo in continuazione anche l’ultimo episodio.