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Redditi e spese elettorali di assessori e consiglieri comunali di Ferrara, quanto hanno dichiarato

Andrea Mainardi
Redditi e spese elettorali di assessori e consiglieri comunali di Ferrara, quanto hanno dichiarato

Pubblicata la situazione patrimoniale 2023: Levato, Anselmo e Carità scalzano il sindaco Alan Fabbri. Resi noti anche i costi della campagna elettorale per le ultime amministrative

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Ferrara Dopo l’ultimo anno che lo ha visto come amministratore comunale dal reddito lordo complessivo più alto, Alan Fabbri è costretto non solo a cedere la prima posizione ma addirittura a scendere dal podio. Questo emerge dall’aggiornamento annuale sulle dichiarazioni dei redditi di giunta e consiglio comunale, pubblicati sul portale online del Comune nell’ottica della trasparenza nei confronti dei cittadini. Per quanto riguarda i redditi 2023 il sindaco dichiara 114.795 euro, in crescita rispetto ai quasi 102mila euro del 2022. Sono però in tre a fare meglio di lui: Francesco Carità si piazza al terzo posto con 119.704 euro dichiarati, sorpassato da Fabio Anselmo con 155.985 euro. Il rappresentante politico con il reddito più cospicuo è Francesco Levato di Forza Italia che arriva a 180.508 euro.



Guardando alla composizione della giunta comunale solo l’assessore Cristina Coletti (89.283 euro) si avvicina a quota 90mila euro, possedendo anche alcuni fabbricati. Abbastanza simili poi i redditi degli altri assessori Angela Travagli (78.150 euro), Matteo Fornasini (69.360), Marco Gulinelli (68.439) del vicesindaco Alessandro Balboni (68.804,88 euro). Più staccati i restanti membri Francesca Savini (31.393 euro) e Chiara Scaramagli (20.607), che sono diventate assessori a metà anno. Ancora niente dati invece per Stefano Vita Finzi Zalman che, in quanto subentrato al posto di Nicola Lodi solo di recente, ha più tempo a disposizione per rendere pubblici i propri redditi. Lo stesso “Naomo” comunque, seppur decaduto, sarebbe tra gli assessori con i redditi dichiarati più alti con 86.006,19 euro. Spulciando invece tra i consiglieri comunali si può notare lo spiccare di Francesco Rendine e del presidente del gruppo consiliare Pd Massimo Buriani, con redditi lordi che arrivano rispettivamente a 93.059 e 89.366 euro. Leggermente più staccata la leghista Dorota Kusiak con 70.335 euro (era assessore). Si arriva pian piano al “gruppone” più compatto composto da redditi sotto ai 50mila euro con il solo Patrizio Girotto (50.082 euro) a fare eccezione. Ben Kulli (47.286,60) e Luca Caprini (43.207) superano quota 40mila. La seconda metà dei consiglieri comunali si aggira intorno ai 30mila euro di reddito dichiarato con Anna Chiappini (36.038 euro), Marzia Marchi (34.115 euro), Iolanda Madeo (33.275,73 euro), Anna Zonari (32.009,66 euro), Cinzia Magri (31.865 euro), Davide Nanni (30.754 euro), Sara Conforti (30.477) ed Aurora Prencipe (30.324) a superarli di poco. Nel “club” dei redditi che non superano quest’ultima soglia si trovano Andrea Ferrari (29.491 euro), Loredana Valentina Ionita (28.080 euro), Massimiliano Guerzoni (24.815 euro), Stefano Perelli (24.709,01 euro), Diletta D’Andrea (23.933 euro), ed Enrico Segala (23.193 euro). I restanti consiglieri dichiarano redditi inferiori partendo da Arianna Poli (18.519,00 euro), Alice Formignani (16.116,21 euro) e Matteo Proto (15.782 euro). Infine, a chiudere l’elenco, sono Camilla Mondini (7.844 euro), il presidente del Consiglio Federico Soffritti (7.454 euro), Elia Cusinato (1.307,37 euro) ed Eleonora Costa (485 euro).

Spese elettorali Un altro dato rilevante riguarda le spese elettorali sostenute nel 2024 dai singoli assessori e consiglieri. Chi ha spinto in maniera particolare la propria candidatura utilizzando il maggior numero di fondi propri è il candidato sindaco Fabio Anselmo i cui 15.769,93 euro si sommano ai 20mila euro di contributi da parte di soggetti privati. Non è stato però abbastanza per impedire ad Alan Fabbri di conquistare la vittoria ai seggi. Dopo di lui si trova Matteo Fornasini con 14.734,65 euro spesi di tasca propria. Anche la candidatura di Alessandro Balboni è stata particolarmente onerosa con 14.518,40 euro derivanti però per quasi due terzi dal padre, il senatore Alberto Balboni e per la restante parte dal partito di Fratelli d’Italia. Notevole anche il contributo per la candidatura di Anna Zonari che sfiora i 9mila euro ottenuti in gran parte con donazioni e raccolte fondi. L’assessore Cristina Coletti ha dichiarato spese elettorali per quasi 7mila euro ed anche Angela Travagli non è stata con le mani in mano, con 3.805,80 euro spesi per arrivare anche alla riconferma. Esborsi a quattro cifre anche per i consiglieri comunali Leonardo Fiorentini (1.473,59 euro) e Diletta D’Andrea (1.650,40).