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Ex pugile ai Mondiali di macelleria a Parigi, Marco Iuculano rappresenterà l’Italia

Marcello Pulidori
Ex pugile ai Mondiali di macelleria a Parigi, Marco Iuculano rappresenterà l’Italia

Il titolare delle macellerie Moretti di via Palestro a Ferrara e di via dell’Isola Bianca a Pontelagoscuro è un componente di punta della Nazionale macellai. La competizione si svolgerà a fine marzo

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Ferrara Guerriero nella boxe, guerriero nella vita. C’è un gancio cui appendere i tranci di carne e c’è un gancio che il pugile sferra contro l’avversario. È racchiuso in questo il singolare, raro “segreto” di Marco Iuculano, siciliano di origine, ferrarese ormai a tutti gli effetti, 32 anni. La famiglia nel 1999 si trasferisce dalla Sicilia proprio a Ferrara. Macellaio di professione, pugile quando il cuore prende il sopravvento sul resto. Oggi Iuculano è un componente di punta della Nazionale macellai che a fine marzo, a Parigi, porterà e difenderà tutta Ferrara proprio ai Mondiali di macelleria.

Un calciatore può anche essere un fenomeno, ma solo un pugile può essere un eroe. Parole che nelle orecchie di Marco sono risuonate fin da quando era bambino. Fino a portarlo a diventare un pugile professionista (grazie alle cure e ai consigli di un maestro d’eccezione come Alessandro Duran) e a togliersi, coi guantoni, tante soddisfazioni. In qualche modo la boxe rappresenta il passato, perché oggi Marco Iuculano, classe 1993, è titolare insieme ai fratelli delle macellerie Moretti (il vecchio proprietario) di via Palestro a Ferrara e di via dell’Isola Bianca a Pontelagoscuro. Talmente bravo, con quel gancio cui appendere la carne, da essere stato scelto per far parte della Nazionale Italiana Macellai.

«Avrò la grande opportunità di partecipare alle World Champion Competition nella categoria Young Butcher (giovani macellai) – commenta il protagonista – Sarà un’occasione irripetibile. Stiamo effettuando le ultime rifiniture in vista dei Mondiali». Ma, chiediamo, in cosa consiste un Mondiale di macelleria? «Consisterà, nella maggior parte dei casi, nel disosso, taglio e lavorazione di mezzo agnello e mezza sella di maiale. Il tutto in soli 30 minuti. Porteremo anche la famosa burèla, la vacca da latte. La burèla è il prodotto che rispetta di più la nostra tradizione, quella ferrarese». Il nome deriva dal dialetto ed è un omaggio al nostro amato territorio. Parecchi anni fa il termine “burèla” indicava la vacca da latte. La cui carne va poi frollata di continuo per garantirne l’eccellenza al momento giusto.

L’esempio di Duran
Infine, Marco rivolge un grazie a colui che considera il suo maestro, l’ex campione del mondo Alessandro Duran: «È stato, ed è, veramente un maestro, nella boxe come nella vita. Quello che sono, in gran parte, lo devo solo a lui».