Pinguini Estensi, la Procura di Ferrara chiede l’assoluzione degli amministratori del gruppo Facebook
Agli sgoccioli il processo per le diffamazioni nei confronti di Ilaria Cucchi
Ferrara La Procura di Ferrara ha chiesto l’assoluzione per i cinque amministratori e moderatori del gruppo Facebook “Pinguini Estensi” finiti a processo per i post e i commenti diffamatori pubblicati nei confronti di Ilaria Cucchi, di sua madre, e dell’avvocato Fabio Anselmo.
La richiesta di assoluzione è arrivata ieri mattina da parte della vice procuratrice onoraria Stefania Borro. Nella stessa linea, ovviamente, la richiesta dell’avvocato Denis Lovison, difensore degli imputati Alberto Ferretti (che si è sottoposto all’esame), Raffaella Breveglieri, Stefano Mezzetti, Arianna Pocaterra e Stefano Giglioli. Altri tre loro “colleghi” nell’amministrazione del gruppo avevano invece risarcito il danno e chiesto scusa per chiudere la vicenda. Tra i motivi della richiesta di assoluzione, anche il fatto che non avendo conoscenze giuridiche, amministratori e moderatori non potevano capire il contenuto diffamatorio di alcuni post e commenti – in tutto una cinquantina – anche se va rilevato che molti dei contenuti contestati sono marcatamente offensivi. Anche per questo, sono diverse le conclusioni della parte civile – la sola Ilaria Cucchi, costituita per sé stessa e per la madre (nel frattempo venuta a mancare) – rappresentata in giudizio dall’avvocato Anselmo (coadiuvato dalla collega Silvia Galeone), che sostiene, in sostanza, che la decisione di mantenere post e commenti dal contenuto diffamatorio sia stata una scelta consapevole. E che quindi, tramite l’omissione della moderazione su quei contenuti, li abbiano di fatto condivisi nel contenuto, integrando a loro volta il reato di diffamazione. Il processo ha avuto un percorso tortuoso e vi si è arrivati dopo indagini difficoltose, due richieste di archiviazione presentate dalla Procura e un’imputazione coatta decisa dal giudice.
Il gruppo era nato in risposta al gruppo delle “Sardine” in occasione delle elezioni regionali del 2019, in sostegno alla Lega e in generale alla destra ed è arrivato a contare quasi 5mila iscritti e molti contenuti offensivi (anche nei confronti del Papa e del Capo dello Stato) che hanno generato molti processi. La decisione è prevista per il 23 maggio.