Porto Garibaldi, per le vongole dalle reti alle gabbie. Gli allevatori si preparano
Emergenza nella pesca: «Ci dobbiamo difendere dal granchio blu»
Porto Garibaldi «Una volta ci mettevamo al lavoro per ammagliare le reti, adesso siamo qui a costruire delle gabbie con la speranza che tengano». C’è fermento ed agitazione all’interno delle concessioni di vongole, tanto a Goro quanto a Porto Garibaldi. Il novellame deve essere piantato e il timore che il granchio blu possa distruggere tutto non fa dormire sonni tranquilli. «Ecco cosa siamo costretti a fare - dicono dalla Cooperativa Logonovo -, abbiamo dovuto comprare tutto il materiale nuovo, macchinari, cambiare in pratica il nostro modo di lavorare. Stiamo creando le gabbie, sempre più strette per difendere il nostro prodotto e provare a farlo crescere in questo modo». Già lo scorso anno, tanto da noi quanto in Veneto, le gabbie sono state utilizzate e sembrano funzionare. «La prima nota positiva è che le gabbie resistono all’attacco dei granchi, bisognerà vedere come si comporteranno le vongole e capire poi come, dove e quando posizionarle». Insomma, è tutto in fase di studio, «ma no possiamo fermarci per “provare”. Ci dobbiamo buttare e incrociare le dita».
Le gabbie potrebbero essere restare “sollevate” e vanno mantenute pulite, ma se funzionasse i pescatori potrebbero avere molteplici vantaggi. Intanto si potrebbe teoricamente avere un prodotto desabbiato, cosa che ridurrebbe i tempi di stazionamento in stabulazione. In secondo luogo una gestione quasi totalmente garantita che permetterebbe di stimare il quantitativo di prodotto a disposizione. In più, essendo galleggiante in caso di acque ferme o con livelli di salinità inadatti i pescatori potrebbero spostare l’allevamento con la barca.
«Cerchiamo di essere ottimisti - vanno avanti da Porto Garibaldi -, ma qui ormai ne abbiamo una al giorno. Per anni abbiamo investito in una direzione, adesso dobbiamo andare in un’altra». Anche per questa stagione, i prezzi delle vongole resteranno inevitabilmente alti e mangiare un piatto di spaghetti con quelle “nostre” potrebbe anche diventare molto difficile. «Ma non è detta l’ultima parola. Tra l’altro se i granchi non dovessero più trovare cibo facile potrebbero iniziare mangiarsi tra loro e questa sarebbe per noi una vera fortuna, una sorta di via d’uscita». l