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La manifestazione

Emergenza nutrie, agricoltori in piazza a Ferrara

Alessandra Mura
Emergenza nutrie, agricoltori in piazza a Ferrara

Protesta indetta da Coldiretti. Chiesti interventi urgenti anche sui prezzi della frutta fresca

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Ferrara “Chiuso per nutrie”;  “Noi seminiamo, le nutrie raccolgono; “Basta danni ai nostri campi”. Erano cinquecento, oggi (26 marzo) in piazza a Ferrara, alla manifestazione indetta da Coldiretti per chiedere misure urgenti contro il problema della proliferazione delle nutrie, e l’istituzione di una commissione per la rilevazione dei prezzi della frutta fresca alla produzione, a tutela del reddito dei coltivatori. Richieste contenute in due documenti consegnati al Prefetto Massimo Marchesiello, che ha accolto una delegazione guidata dal presidente Federico Fugaroli, dal direttore Alessandro Visotti e dai vicepresidenti Rino Crovetti e Filippo Pallara per un confronto che ha coinvolto anche il vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna Paolo Govoni, il presidente della Provincia Daniele Garuti e la Comandante della polizia provinciale Roberta Artioli. Dopo gli interventi, in piazza Duomo, di una rappresentanza di amministratori ferraresi, il corteo si è mosso sulle note di “Bandiera Gialla”, il colore delle bandiere Coldiretti, fino alla sede della Prefettura, dove sono stati discusse le proposte avanzate dall’associazione di categoria per il contenimento delle nutrie, tra cui anche, in caso di estrema necessità, l’intervento dell’esercito sull’esempio di altri Paesi come il Regno Unito.

Nel 2024 nel Ferrarese sono state abbattute oltre 45.000 nutrie, tremila in più rispetto all’anno precedente, ha spiegato la comandante Artioli specificando che la Polizia provinciale ha a disposizione 1.300 coadiutori. Tra le risposte immediate uscite dall’incontro, un calendario di interventi massicci mirati dopo una mappatura delle aree con maggiore presenza di nutrie. Un compito non facile, considerata la vastità della provincia estense, ma l’invito agli agricoltori è quello di segnalare il problema alla Polizia provinciale. E’ stato anche ricordato che non esiste l’obbligo, per i coadiutori, di uscire in coppia, e  poter agire in modo individuale favorisce la tempestività. Il guaio, è stato sottolineato dal manifestanti, è che spesso i coadiutori hanno paura a uscire in solitaria a causa di minacce e vandalismi. Che vanno a unirsi alla sistematica distruzione delle gabbie (ne sono state appena distribuite altre 300), che vengono rotte e gettate nei canali, aggiungendo nuovi danni a quelli prodotti dagli animali tra  argini, distruzione del raccolto e  sicurezza stradale. Sul fronte dell’allineamento dei prezzi, Coldiretti chiede la possibilità, per i produttori, di avere informazioni periodiche sul mercato dell’ortofrutta fresca  dalla Camera di Commercio di Ferrara (attualmente a fornire i dati è Bologna) per avere gli strumenti informativi necessari a difendersi da contratti svantaggiosi in sede di conferimento. Su questo punto Paolo Govoni ha rilanciato l’iniziativa di un Tavolo di coordinamento  coinvolgendo tutti i soggetti interessati, a cominciare dal  settore del commercio. “La prefettura c’è e ci sarà sempre al vostro fianco per dare risposte a un settore fondamentale per l’economia del territorio”, ha assicurato infine il prefetto Marchesiello.