Masi Torello, Regal Rexnord agli sgoccioli: nessun compratore in vista
Incontro negativo in Regione. Dal 1 aprile scatta la cassa integrazione
Masi Torello Una settimana e poi basta. Serve un miracolo per salvare la Regal Rexnord, ex Tollok. Ieri l’incontro in Regione con l’assessore Giovanni Paglia, alla presenza dei sindacati e anche del sindaco di Masi Torello, Samuele Neri, per fare il punto. Ma tutto, ancora una volta, è slittato. Un “nulla di fatto” che pesa come un macigno sui lavoratori che dal primo di aprile potrebbero iniziare il periodo di cassa integrazione per cessata attività. La vertenza Regal Rexnord di Masi Torello si era chiusa con il ritiro della procedura di licenziamento collettivo, piena occupazione fino al 28 febbraio 2025, incentivi per 2,8 milioni di euro e cassa integrazione fino al 31 dicembre 2025. Poi un altro mese di proroga. Le trattative in questi mesi non si sono mai fermate e dopo un confronto l’azienda ha concesso un mese in più di tempo per cercare l’investitore, disposto a far ripartire l’attività rilevando l’intero sito per la cifra simbolica di un euro. «Nessuno si è fatto avanti - dice con amarezza il sindaco Neri -. Voglio sottolineare che il lavoro fatto dall’advisor è stato importante e certosino. Si sono esplorati diversi mercati, anche all’estero ma poi concretamente nulla si è mosso». Le ragioni sono diverse. «Non è un buon momento in generale per investire e il settore in questione (l’azienda di Masi Torello progetta e produce componenti di alta ingegneria, fra cui quelli per pale eoliche) richiede forse profondi cambiamenti. Che, sono certo, lo stabilimento di Masi Torello considerata l’alta professionalità dei dipendenti e la qualità dei materiali avrebbe potuto certamente affrontare».
Ieri nel primo pomeriggio in Regione l’assessore Paglia ha cercato di capire se ci possano in qualche modo essere ripensamenti da parte dell’azienda, ma il muro resta alto e i lavoratori sono esausti. «Un mese in più senza che vi siano non dico certezze ma almeno buone possibilità all’orizzonte vuol dire dilatare i tempi di un’attesa estenuante - sottolinea il primo cittadino -. Se entro la fine del mese l’azienda non verrà ceduta, allora la proprietà potrà procedere alla vendita del capannone al prezzo che riterrà opportuno e a quel punto si aprono altri scenari. È doloroso, è una perdita forte per Masi Torello e mi sento di restare vicino a queste famiglie, continuando a lottare fino alla fine per il diritto al lavoro.
Cosa succede
Dopo l’entrata in vigore della legge di stabilità 2025 Regal Rexnord ha fatto richiesta di Cassa integrazione per cessazione Cigs (l’indennità erogata dall’Inps per integrare la retribuzione dei lavoratori) che durerà, salvo significative svolte, fino al 31 dicembre 2025. Nel frattempo, l’azienda ha messo a disposizione 2,8 milioni di euro per l’incentivazione volontaria dei lavoratori e si è detta disponibile a ricollocare otto lavoratori presso altre sedi del gruppo. A fine febbraio era stato dato un mese di proroga e dal primo di aprile inizierà dunque il periodo di cassa. Fino al 31 di marzo tutti gli immobili, i terreni, i macchinari e gli impianti di Masi Torello saranno ceduti a un investitore interessato alla cifra simbolica di un euro, con il patto di non concorrenza. Poi sarà l’azienda a decidere cosa fare.
«Ci dobbiamo aggiornare - conclude il sindaco -. Sono giorni durissimi, anche per la questione Berco. Ma qui abbiamo settanta persone, settanta famiglie che tra una settimana dovranno in qualche modo ripensare la loro vita. E tutto questo non permette di dormire sonni tranquilli. La riflessione deve essere profonda e capire perché tutta la provincia di Ferrara si trova in enorme difficoltà per quel che riguarda il settore industria ormai da diversi, troppi, anni».