Movida ridotta in spiaggia ai Lidi: Stabilimenti e Comune fanno squadra
Ancora tanta incertezza tra gli operatori ma la strada dei divieti sospesi è la privilegiata
Lidi Assumono una posizione attendista le associazioni di categoria, dopo l’incontro convocato ieri mattina in municipio dal sindaco Pierluigi Negri, per valutare una strategia tesa a superare lo scoglio originato dalla recente sentenza del Tar di Bologna. Allo stato attuale, come ricorda Luca Callegarini, presidente della cooperativa degli stabilimenti balneari del Lido Volano, nonché funzionario provinciale di Confesercenti, «si possono svolgere non più di 16 eventi musicali in deroga all’orario fissato dal regolamento comunale del 2019, alle 23.30 e allo sforamento dei decibel, non più di 50. La recente sentenza del Tar ha inficiato una parte delle norme contenute nel regolamento successivo, quello adottato con delibera di Consiglio Comunale n°123 del 2023». Ma qual è lo scenario che potrebbe prospettarsi, da Pasqua in poi, qualora il Consiglio di Stato, avanti il quale il Comune ha impugnato la sentenza del Tar, non concedesse la sospensiva richiesta? L’Amministrazione comunale, nell’immediato, per blindare la stagione balneare e salvare la programmazione estiva, attorno alla quale gli stabilimenti hanno già lavorato da tempo, potrebbe adottare, in forza della propria autonomia amministrativa, un provvedimento temporaneo. Certo è che solo un regolamento vero e proprio assumerebbe valore assoluto e non solo della durata di qualche mese. Preferiscono, quindi, tenere un profilo basso i tanti operatori economici della costa (bar, street bar, ristoranti, friggitorie, ecc...) e non solo i titolari degli stabilimenti balneari interessati e coinvolti dalla pronuncia del Tribunale amministrativo di Bologna. Anche una serata con karaoke o con animazione fondata su dj set sarebbe fuori legge se non venissero rispettati i parametri dettati dalla recente sentenza. «Prima di sbilanciarci con commenti o giudizi più articolati – prosegue Nicola Bocchimpani, presidente di Asbalneari, l’associazione che raggruppa gli stabilimenti balneari dei Lidi Scacchi, Pomposa e Nazioni –, preferiamo attendere l’esito del ricorso in appello. La sentenza del Tar delle scorse settimane, ci ha riportati alle restrizioni del 2019. Gli amministratori comunali si sono mostrati risoluti a portare avanti il ricorso. I tecnici stanno analizzando diversi aspetti, ancora tutti da chiarire, per metterci nelle condizioni di rispondere in modo adeguato agli associati».
All’incontro erano presenti, oltre al sindaco Negri, la vicesindaca Maura Tomasi, l’assessore al Turismo, Cultura e Sport Emanuele Mari ed i rappresentanti delle associazioni di categoria. Dovrebbe o potrebbe arrivare a fine aprile il responso alla richiesta di sospensiva avanzata dal Comune. «Per ora è bene muoversi con i piedi di piombo – ammette Nicola Ghedini, presidente provinciale di Cna balneari -; la sospensiva potrebbe essere una soluzione, una buona opportunità. Poi in seguito si vedrà». Sulla vertenza si giocano le sorti della stagione balneare e di un indotto economico, che non investe solo il mondo della movida notturna, ma anche quello dell’occupazione dal settore ricettivo e a quello della ristorazione. E tutto questo mentre i riflettori sono puntati soprattutto su Porto Garibaldi, per i due grandi eventi estivi, “La Notte Rosa” e il festival musicale radiofonico previsto a luglio.
Voce fuori dal coro, Franco Bonfieni, titolare dello street bar Città del Capo e del ristorante Gli Stravaccati del Lido di Spina, il quale afferma che «gli stabilimenti balneari non possono fare tutto quello che vogliono. Un sacco di bar e ristoranti in questi anni ci hanno rimesso. Guarderemo come va a finire, ma tutti devono poter lavorare. Gli stabilimenti balneari oltre a fare pranzi, hanno iniziato ad organizzare aperitivi. Ok. Poi sono arrivati a fare attività proprie da discoteca. Si sta in spiaggia dalla mattina a notte fonda. Ma ci sono locali alternativi».