Nessun rinnovo del contratto integrativo, Vsg di Ostellato in sciopero
I lavoratori dell’ex Sirio hanno partecipato tutti insieme al presidio davanti allo stabilimento Ravaglioli di Bologna. I sindacati: “La dirigenza aziendale ha annullato un tavolo già fissato, si prenda le proprie responsabilità”
Ostellato Una data importante, quella di oggi, per le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Vsg (assistenza ai veicoli): per la prima volta hanno unito le lotte non solo scioperando insieme, ma anche partecipando tutti insieme al presidio davanti allo stabilimento Ravaglioli di Bologna. In autobus è partita anche una delegazione dello stabilimento (ex Sirio) di Ostellato, che si trova in zona Sipro.
«I dipendenti hanno manifestato con grande senso di responsabilità e di consapevolezza della propria identità di soggetto collettivo, di fronte a una dirigenza aziendale che invece non sta esercitando il proprio ruolo con lo stesso livello di responsabilità», dicono i sindacati in un nota comune. «Anziché accettare il legittimo diritto di critica espresso con lo strumento dello sciopero di fronte alle gravi scelte di un piano industriale che non garantisce la piena occupazione in tutti gli stabilimenti e non fa chiarezza sugli investimenti necessari e a una gestione della trattativa volta a rinviare costantemente da oltre un anno il confronto per la definizione di un contratto integrativo di gruppo, la dirigenza aziendale ha reagito in maniera scomposta e risentita, decidendo in maniera unilaterale di sospendere le trattative e di annullare un incontro sindacale già fissato».
Inoltre, «se la dirigenza aziendale aveva le risposte alle richieste sindacali, perché non ha confermato l’incontro? Perché non ha deciso di “smentire” le preoccupazioni della delegazione sindacale e delle lavoratrici e dei lavoratori, presentando tutte le proprie proposte a cui dice di aver lavorato». La reazione è dura e ferma. «Le lavoratrici e i lavoratori, insieme alle proprie rappresentanze sindacali, hanno dimostrato di non essere passivamente disposti all’imbonimento, ma di essere capaci di formulare un proprio giudizio critico e di pretendere risposte chiare e rispettose». Per questo «è necessario che la direzione aziendale con responsabilità torni sui propri passi e riavvii quelle trattative che ha dichiarato di aver sospeso – concludono i sindacati nella nota –. Diversamente la delegazione sindacale valuterà insieme alle lavoratrici e ai lavoratori come proseguire la mobilitazione per riaprire il tavolo, rivendicando migliori condizioni salariali e contrattuali e un piano industriale di prospettiva». Potrebbero esserci altri scioperi.