Ai Lidi la metà dei Bagni potrebbe sparire nei prossimi 10 anni
Il mare potrebbe mangiarseli e a rischio sono gli stabilimenti di Volano. Una soluzione è quella di spostarli diversi metri verso la pineta
Lido Volano La metà dei Bagni di Lido Volano potrebbero scomparire nei prossimi dieci anni. L’arretramento di metà degli stabilimenti balneari del Lido Volano, nuove scogliere con innalzamento della quota rispetto a quelle esistenti, ulteriori interventi di ripascimento e poi ancora i costi degli interventi straordinari di pulizia dell’arenile sono i temi sviscerati ed approfonditi, ieri, nel corso dell’incontro, svoltosi al Lido Nazioni, tra la sottosegretaria alla Presidenza della Regione Emilia Romagna Manuela Rontini, l’assessore comunale al demanio Antonio Cardi, i tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di Protezione Civile ed i rappresentanti delle cooperative degli stabilimenti balneari.
La ricostruzione di una parte dei Bagni del Lido Volano in posizione arretrata rispetto a quella attuale (per alcuni di pochi metri, come potrebbe essere per la Cueva e di 40-50 metri per altri, come può essere per i bagni Isa ed Ipanema), è stata indicata come la soluzione più efficace rispetto ai reiterati interventi di messa in sicurezza della costa, attuati, negli ultimi decenni con ripascimenti e, di recente, anche con la costruzione o l’innalzamento delle scogliere. «È un tema che portiamo avanti da molti anni – commenta Luca Callegarini, presidente della cooperativa degli stabilimenti balneari del Lido Volano e funzionario provinciale di Confesercenti –, i Bagni del Lido Volano si trovano a quota di meno di un metro dal livello del mare. Qualsiasi ingressione marina potrebbe provocare allagamenti e danni. Da molto tempo, con diversi sindaci che si sono susseguiti alla guida del Comune di Comacchio, sono in corso incontri, anche per rivedere il Piano dell’arenile e consentire agli stabilimenti balneari di poter essere ricostruiti in sicurezza a ridosso delle dune o addirittura sulle dune, magari ricorrendo alla tecnica delle palafitte».
I tempi potrebbero essere biblici, anche in ragione dell’incognita Bolkestein. Nel frattempo, la Regione sta continuando a portare avanti il programma di ripascimenti periodici, l’ultimo dei quali, al Lido Volano è terminato nei giorni scorsi, con impiego di sabbia dragata dallo scannone. Dissente sulla soluzione drastica di demolizione e ricostruzione di parte dei Bagni del Lido Volano, il consigliere regionale Fausto Gianella (FdI) , il quale ritiene “scandaloso che si diano per perse realtà storiche come lo sono i Bagni del Lido Volano. La Regione investe 7 milioni di euro per gli interventi di difesa costiera. Prima di parlare di spostamento dei bagni, è necessario un confronto diretto con i titolari degli stessi».
È emerso, inoltre, che i ripascimenti strutturali ai Lidi Nazioni e Pomposa sono slittati, per motivi tecnici, alla primavera del 2026. Prosegue, tuttavia, il piano dei ripascimenti ordinari con trasporto di sedimenti sabbiosi mediante l’impiego di autotreni e non mediante sabbiodotto. «L’agenzia regionale di Protezione civile – aggiunge Nicola Bocchimpani, presidente di Asbalneari, associazione che raggruppa i bagni dei lidi Nazioni, Scacchi e Pomposa - si concentrerà nell’immediato su otto nuove scogliere che dal Bagno Oasi di Lido Nazioni si estenderanno verso la spiaggia libera e sono in fase di studio almeno altre 5 scogliere».