Bimbo affetto da grave malformazione, operato e salvato a Ferrara
Al piccolo, affetto da una rara malformazione oculare, è stato salvato l’occhio grazie alla collaborazione multidisciplinare di molti professionisti dell’Ospedale di Cona
Ferrara Un intervento chirurgico innovativo è stato eseguito presso l’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara diretta dal prof. Manlio Galiè, permettendo di salvare l’occhio e preservare la vista di un piccolo paziente di soli tre mesi, affetto da una malformazione rarissima che avrebbe potuto compromettere in modo irreversibile non solo la funzione visiva, ma anche lo sviluppo delle strutture circostanti.
Il risultato è stato possibile grazie alla stretta collaborazione multidisciplinare tra i professionisti della Chirurgia Maxillo-Facciale, Pediatria, Anestesia e Chirurgia Pediatrica, Neonatologia, Oculistica, Neurochirurgia, Neuroradiologia, Neurofisiologia e la Direzione Assistenziale (attraverso il contributo delle dott.sse Paola Caponcelli e Valentina Cammarere) che hanno unito competenze altamente specialistiche per affrontare una sfida di grande complessità.
“Questo intervento è un esempio di come l’unione di competenze diverse possa fare la differenza per salvare non solo la vita, ma anche la sua qualità in un paziente così piccolo”, ha dichiarato il prof. Galiè. “La collaborazione fra tutti i professionisti è stata fondamentale per ottenere il miglior risultato possibile e offrire al piccolo la possibilità di una crescita normale con la conservazione della vista”.
Il piccolo paziente è ora in fase di recupero, con un attento monitoraggio clinico per garantire un corretto sviluppo delle strutture oculari e periorbitali. Grazie alla tempestività dell’intervento il bambino potrà crescere con un pieno sviluppo delle strutture facciali coinvolte; l’aver preservato l’occhio ed il nervo ottico da ora spazio ad una riabilitazione intensiva e specializzata delle funzioni visive e fa sperare in una buona prognosi visiva e neurologica.
L’esito di questa operazione rappresenta un ulteriore passo avanti per la chirurgia dei bambini - anche molto piccoli - con problematiche oculari e maxillo-facciali, aprendo nuove prospettive per il trattamento di malformazioni rare e complesse.