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Il caso

Omicidio Coatti. Caccia all’uomo che era con il biologo ferrarese

Omicidio Coatti. Caccia all’uomo che era con il biologo ferrarese

Nuove ipotesi sulla tragedia, l’ambasciatore italiano: «Un crimine d’odio o un incontro finito male». A Londra una messa per il ricercatore: «Lo ricordiamo per le incredibili qualità»

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Longastrino La polizia colombiana sta cercando un uomo, un amico conosciuto a Bogotà da Alessando Coatti, lo scienziato italiano di 38 anni ucciso e fatto a pezzi a Santa Marta il 5 aprile. Secondo l’ambasciatore italiano a Bogotà Giancarlo Maria Curcio, si potrebbe trattare di «un crimine d’odio o di un incontro finito male. La Colombia è tollerante, c’è il matrimonio egualitario, ma certi casi non sono infrequenti». Secondo una ricostruzione di Caracol News dopo il suo soggiorno in Bolivia, Alessandro è arrivato in Colombia il 12 marzo, ha visitato prima Bogotà, poi Medellín, passando per San Andrés e infine è arrivato a Santa Marta, dove è stato assassinato. A Bogotà aveva conosciuto una persona con cui aveva fatto il viaggio fino a San Andrés. Gli investigatori, che hanno una foto di questo uomo, lo stanno cercando.

A Londra intanto si è svolta una messa in ricordo di Alessandro, scienziato di grandissimo valore che fino a dicembre aveva lavorato e vissuto proprio nella capitale britannica. Lì aveva molti amici e si era appassionato a un ballo tradizionale boliviano in costume, che praticava. Sono gli amici del gruppo, che si chiama “Caporales Centralistas San Miguel – London” a ricordarlo con commozione, sulla pagina Facebook c’è anche un segno di lutto. Scrivono di lui: «Le condoglianze alla sua famiglia e a voi per questa triste perdita e a tutti noi che abbiamo conosciuto Alesandro, un essere meraviglioso. Il Caporalito più bello di Oruro 2025», «la sua gioia ed entusiasmo sono il miglior regalo che ci ha lasciato», «ci lasci con il cuore spezzato, caro Ale, Un abbraccio fino al cielo». Un ricordo più articolato della sua figura di scienziato lo hanno scritto due colleghe britanniche su un sito di biologia, Sandy Starr e Sophia McCully: «Siamo rimaste sconvolte nell’apprendere che il nostro caro amico Alessandro Coatti, per noi noto come Ale, è stato ucciso. Pensiamo che il mondo dovrebbe conoscerlo per chi era e per ciò che ha realizzato, piuttosto che per le circostanze della sua morte. Ale era la persona più gentile e il collega più diligente che si potesse mai sperare di conoscere». In un passaggio ricordano anche un altro lato della personalità di Alessandro: «Ale ha tracciato collegamenti tra i suoi successi professionali, la sua vita personale e le sue convinzioni. Scrivendo nel luglio 2019, in occasione del Pride e del 50º anniversario dei moti di Stonewall a New York».