La Nuova Ferrara

Ferrara

Il retroscena

Omicidio guarda giurata in Mugello, come la Polizia ha arrestato l’assassino

Omicidio guarda giurata in Mugello, come la Polizia ha arrestato l’assassino

Dopo l’omicidio è iniziata la rocambolesca fuga dell’assassino, che in autostrada nei pressi di Ferrara è rimasto coinvolto in un tamponamento. Ha quindi deciso di scappare a piedi e in città ha tentato vari furti che hanno attirato su di lui l’attenzione delle forze dell’ordine

2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Scoperta shock la notte scorsa sulle sponde del Lago di Bilancino, in località Barberino del Mugello, provincia di Firenze. Un corpo senza vita è stato ritrovato sotto il fango: la vittima è Federico Perissi, guardia giurata di 45 anni di cui da ore non si avevano più notizie. Il rinvenimento è stato possibile grazie alla confessione dell’assassino. Infatti, un uomo di 41 anni di origini africane ha confessato l’omicidio dopo essere stato arrestato a Ferrara dalla Polizia in seguito ad una rapina.

E’ proprio nella città estense che l’uomo ha concluso la sua rocambolesca fuga ed è stato arrestato. Aveva infatti rubato la vettura della vittima e con quella si era diretto verso Nord, con l’obiettivo di allontanarsi il prima possibile da Firenze. Ma è rimasto coinvolto in un incidente stradale, un banale tamponamento che però ha rovinato il piano. Ha quindi scelto di abbandonare l’auto per darsi alla fuga a piedi

E proprio da quel momento è iniziata la caccia all’uomo che ha seguito i fatti di criminalità cittadini della giornata. I poliziotti sono stati bravi ad unire tutti i puntini della vicenda, arrivando in una piscina di Ferrara dove il fuggitivo aveva rubato alcuni vestiti e poi nel parcheggio di un noto centro commerciale. E’ in quel frangente che attorno al presunto omicida si è stretto il cerchio: ha infatti tentato di impossessarsi dell’auto di una donna, una rapina in pieno stile, che però è fallita.

E’ scattato l’arresto da parte degli agenti e da quel momento è iniziata la lunga notte di confessioni, che hanno portato gli investigatori, guidati dal Questore Salvatore Calabrese e in costante contatto con la Procura ferrarese e i colleghi di Firenze, fino in Mugello per fare la macabra scoperta del cadavere di Federico Perissi.