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Renazzo: lite alla comunità alloggio, ragazzino accende un rogo

Francesco Dondi
Renazzo: lite alla comunità alloggio, ragazzino accende un rogo

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Renazzo I segni del fumo e delle fiamme divampate all’interno di una camerata sono ben evidenti sul muro esterno. Il nero ha infatti lasciato una scia scusa sul giallo, il colore scelto per la comunità alloggio “Alchimista” di via Renazzo. Tutta colpa di un principio di incendio che ha tenuto in allerta per un paio d’ore il sistema dell’emergenza con i vigili del fuoco di Cento impegnati a gestire la situazione, i carabinieri della Compagnia centese a gestire una situazione potenzialmente a rischio e l’ambulanza del 118 in presidio per evitare che qualcuno potesse accusare sintomi di intossicazione.

La comunità, aperta alcune settimane fa nel cuore della campagna renazzese, in una struttura immersa nel verde si divide - anche come spazi - tra il centro socio sanitario L’Alchimista e la comunità educativa “Santiago” riservata a ragazzi under 17 inviati dai Servizi sociali. Stando ai primi riscontri lunedì sera, poco prima di mezzanotte, ci sarebbe stata una animata lite tra due giovani ospiti. Quelli accolti non sono ancora tantissimi ma la struttura è comunque tenuta sotto stretta osservazione dalle forze dell’ordine per evitare che qualche ragazzino possa allontanarsi o provocare problemi nei paraggi. Fatto sta che il litigio in pochi istanti degenera e le offese sono soltanto l’anticamera di un gesto di sfregio. Uno dei due contendenti, infatti, si accanisce contro l’armadio del rivale nel qualche sono custoditi alcuni indumenti e oggetti personali.

Li accatasta e in un qualche modo riesce ad accendere un rogo che in pochi attimi si allarga. Se qualcuno prova anche a rimediare dovrà arrendersi perché le fiamme si ampliano e quando la prima squadra dei vigili del fuoco raggiunge via Renazzo le lingue di fuoco sono ben visibili al primo piano. Il pensiero va subito ai giovani ospiti e agli operatori, ma nessuno rimarrà intossicato. Ne nasce però una nottata convulsa, fatta di accertamenti e riscontri a tutela della sicurezza dello stabile e della salute di chi vi abita o vi lavora.

L’intervento viene chiuso a metà nottata anche grazie all’ausilio del personale sanitario e dei carabinieri. E ieri mattina si è provveduto a pulire e sistemare la struttura mentre sono in corso valutazioni su eventuali provvedimenti da adottare nei confronti dei minori coinvolti. 


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