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Pini abbattuti a Porto Garibaldi. Il sindaco: “Scelta dolorosa ma necessaria”

Pini abbattuti a Porto Garibaldi. Il sindaco: “Scelta dolorosa ma necessaria”

Dopo le critiche sugli abbattimenti in piazza Don Giovanni Verità, Pierluigi Negri è intervenuto invocando la sicurezza come ragione primaria

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Porto Garibaldi Il sindaco lagunare Pierluigi Negri interviene in merito alle critiche sull’abbattimento dei pini in piazza Don Giovanni Verità, a Porto Garibaldi.

«Una decisione difficile ma necessaria – dice il sindaco di Comacchio –. L’abbattimento di sei esemplari di Pinus pinaster (pino marittimo) è stata una scelta estremamente sofferta per l’Amministrazione, che ha sempre posto grande attenzione alla tutela del verde pubblico. Fin dall’inizio del nostro mandato, abbiamo piantumato quasi 300 alberi ad alto fusto, principalmente lecci (Quercus ilex) in diverse aree del territorio, tra cui: via Cagliari al Lido degli Estensi, viale dei Continenti al Lido delle Nazioni, viale dei Tigli al Lido degli Estensi, via Romea a San Giuseppe. Interventi che si inseriscono in un più ampio progetto di rinaturalizzazione del territorio, storicamente caratterizzato dal “Bosco Eliceo”, un’antica foresta demaniale di lecci che, fino al XVII secolo, ricopriva vaste aree del litorale comacchiese. Le motivazioni tecniche dell’intervento – dice ancora il sindaco –, sono date dal fatto che i pini abbattuti presentavano condizioni di stabilità compromesse, aggravate da diversi fattori: radici superficiali, caratteristica tipica del pino marittimo che rende l’albero più suscettibile a sradicamenti, soprattutto in presenza di suoli compatti o asfaltati; alterazioni ambientali: i periodi di siccità degli ultimi anni hanno contribuito all’innalzamento della falda salina, causando l’affioramento degli apparati radicali e aumentando il rischio di instabilità; interventi infrastrutturali: durante i lavori di riqualificazione della piazza, la rimozione dei marciapiedi che fungevano da “contrappeso” ha evidenziato ulteriormente la precarietà degli alberi».