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La reazione

Spara e infiocina il cugino. I vicini: «Abbiamo sentito le urla, una scena terribile»

Annarita Bova
Spara e infiocina il cugino. I vicini: «Abbiamo sentito le urla, una scena terribile»

Succede «l’inimmaginabile» in via Copparo a Boara, frazione di Ferrara. La testimonianza dei vicini di casa: «Era ferita e mostrava l’arpione, chiedeva aiuto per suo marito. Una scena che abbiamo visto solo nei film»

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Boara «Abbiamo sentito le urla, poi abbiamo visto la macchina con a bordo padre e figlio andare via. Siamo corsi verso la loro casa e c’era lei che gridava, era vicino al marito. Era ferita e mostrava l’arpione...chiedeva aiuto per suo marito». Una tranquilla giornata di festa si è trasformata in una sorta di incubo per il piccolo borgo di casette che si trova lungo la via Copparo, a Boara, dove ieri (25 aprile) un uomo ha colpito con una fiocina la cugina che abita nella casa di fronte, sfregiandola vicino al collo e dietro la schiena, e il marito di lei, centrato all’addome e trasferito con l’elisoccorso all’ospedale Maggiore di Bologna con ancora la forca conficcata nella pancia.

Le case affacciano tutte su una stradina interna alla fine della quale si trovano le due villette gemelle. «Tempo fa la proprietà era di un’unica famiglia - raccontano i vicini -. Poi è stata divisa tra l’architetto che vive sulla destra, e sua cugina». La donna ha un figlio e un marito, «un uomo che non conosciamo bene anche perché è sempre stato molto schivo e lei invece non esce da tempo perché ha qualche problema. Hanno un figlio che vive con loro». I rapporti non sono mai stati buoni, «ultimamente litigavano tantissimo per il cane, ma è stata forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso». Così ieri pomeriggio «è successo l’inimmaginabile. Lui e sua moglie sono stati colpiti da una fiocina ed hanno rischiato di morire. Una scena quella che abbiamo visto solo nei film».

I residenti sono tutti sui cancelli, il via vai di mezzi di forze dell’ordine è continuo. «Ha perso la testa, ma a dire il vero non è mai stato troppo affidabile quell’uomo - vanno avanti -. Sfrecciava sempre via con l’auto e non ci guardava nemmeno in faccia. A dire il vero non sappiamo molto di lui e della sua famiglia. Gli altri invece sono molto gentili e cordiali, anche i loro figli. Siamo stati noi a chiamarli, ad avvertirli di quanto successo. Ancora stentiamo a crederci, ma come è possibile una roba del genere? Se avesse avuto una pistola li avrebbe fatti fuori tutti...».