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Il caso

“Giallo” a Ravalle, corrente staccata alla Posta mobile

“Giallo” a Ravalle, corrente staccata alla Posta mobile

L’ufficio sostitutivo era entrato in funzione il 15 aprile scorso

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Ravalle Non c’è davvero pace per il travagliato ufficio postale della piccola frazione la cui sede originaria era stata chiusa a causa del deterioramento dello stabile nella quale era situata. Dopo settimane di lavoro “sottotraccia”, il 15 aprile era stato attivato un ufficio postale mobile come soluzione tampone in attesa dei lavori edili necessari.

A qualcuno però la cosa non dev’essere andata giù e nella mattinata di ieri la presa che collega l’ufficio mobile alla corrente è stata trovata staccata dal proprio alloggiamento. «Qualcuno è passato ed ha staccato il cavo – racconta Loredana Burlacu, titolare dell’unica bottega di Ravalle – per cui si è dovuto aspettare l’arrivo dell’assistenza dato che la direttrice certamente non poteva mettere mano all’allacciamento. Inizialmente c’era stata qualche difficoltà operativa iniziale ma ora tutto prosegue bene. Per la sua apertura è stato fondamentale il lavoro dell’assessore Coletti, spinta da noi cittadini, nel convincere Poste Italiane a darci una soluzione alternativa». Difficile comprendere le motivazioni del gesto.

I sussurri di paese parlano di motivazioni addirittura politiche di qualcuno a cui l’operato dell’attuale amministrazione comunale sarebbe inviso ovunque e comunque. Una volta ripristinato il collegamento, l’ufficio su quattro ruote è tornato poi alla normale operatività che resta essenziale per i cittadini di Ravalle. In molti infatti si lamentavano di quanto fossero lontani gli uffici che Poste Italiane aveva offerto come alternativa ovvero Vigarano Mainarda, Porotto e quello di piazzale Gherardo Prosperi in zona Doro.