Oasi Trava e Anse, rinascono le zone umide di Portomaggiore
Dalla ciclabile al birdwatching, rigenerazione «possibile grazie a risorse di enti esterni»
Portomaggiore Si profila una vera e propria rigenerazione per l’ambito delle zone umide portuensi, l’oasi Trava sede di pesca sportiva, e l’oasi delle Anse Vallive di Bando, tutelata e destinata invece alla fruizione da parte degli appassionati naturalisti e delle scuole.
Illustra i vari passaggi l’assessora all’ambiente e lavori pubblici Michela Bigoni: «in primo luogo, con i fondi destinati dalla Regione alle Unioni dei Comuni, abbiamo completamente riqualificato un tratto della ciclabile “Traversari” tra l’agriturismo Trava e l’Oasi Trava. L’itinerario era da anni abbandonato e impercorribile a causa del fondo stradale ma anche della vegetazione. Abbiamo concluso l’intervento sia stradale che sul verde per circa 130mila euro, ora il percorso è fruibile». Poi si passa all’oasi Trava, sede di pesca sportiva e da tempo in attesa di un intervento cospicuo, che sarà possibile grazie a un finanziamento regionale: l’oasi infatti è una zona umida di proprietà della Regione Emilia-Romagna, data al Comune di Portomaggiore in concessione. «Il progetto esecutivo è stato approvato già a ottobre dello scorso anno, recentemente il finanziamento è stato confermato da una delibera regionale ed è stato accertato nell’ultimo Consiglio comunale – va avanti Bigoni –. Si tratta di 600mila euro per il ripristino con palizzate di tutte le sponde ammalorate e franate, poi la sostituzione di alcune passerelle, nuovo arredo urbano e opere a verde».
Proseguendo il percorso, tra l’oasi Trava e l’oasi di Bando, quella delle Anse Vallive, c’è un itinerario ciclopedonale che le collega, attualmente in disuso: «Qui abbiamo deciso di investire un finanziamento del ministero dell’Ambiente per il Mab Unesco – riserva della Biosfera, ottenuto a fine 2024. Si tratta di 130mila euro: qui il progetto consiste nel ripristinare la sicurezza e la percorribilità del tracciato di tutta la pista ciclabile di 1,5 km, cosicché possa tornare ad essere totalmente fruibile da parte dei visitatori. Inoltre saranno ripristinate le frane sud del bacino dell’oasi di Bando, consolidando la sponda sempre con palizzate. Aggiungeremo anche un po’ di arredo urbano, con tavoli e portabici. I lavori sono già stati affidati alla ditta e partiranno a breve, dal 15 luglio dopo il fermo previsto per la nidificazione».
L’ultima fase prevede la candidatura a un bando del Gal Delta 2000, per accedere a fondi europei, ma l’idea progettuale è già chiara e il progetto in fase di realizzazione. Commenta l’assessore alla promozione del territorio Enrico Belletti: «Le risorse potrebbero derivare dal bando di investimenti in infrastrutture turistiche aperto da Gal lo scorso 31 marzo e in scadenza a luglio: ci proponiamo per un adeguamento dei percorsi escursionistici dell’oasi delle Anse Vallive e ulteriore sistemazione delle frane spondali dove non interverremo con l’intervento già effettuato».
Chiude il sindaco Bernardi: «Una serie di interventi da oltre un milione di euro, che vanno a finanziare una idea di sistema, potenziare la fruibilità delle nostre oasi e aprire un nuovo ciclo: il tutto possibile grazie a risorse di enti esterni e quindi non a carico del bilancio comunale. Siamo molto soddisfatti di queste progettualità, alcune già realizzate e altre in corso di realizzazione, pensiamo sia un bel salto di qualità per le nostre aree naturalistiche».