La Nuova Ferrara

Ferrara

Primo Maggio

Metalmeccanici, Fiom: «A Ferrara deindustrializzazione rischio concreto»

Samuele Govoni

	Da sinistra Cattani, Scarpa e Bondi
Da sinistra Cattani, Scarpa e Bondi

Iniziative e incontri in provincia per la Festa dei lavoratori. Bondi (Fiom): «Manca una strategia di sviluppo, il turismo non basta»

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara «Senza un piano industriale a Ferrara si rischia la deindustrializzazione. Senza un patto manifatturiero capace di coinvolgere la meccanica e la chimica qui non può esserci futuro, non si può basare tutto solo sul turismo». Sono le parole di Stefano Bondi (segretario generale Fiom Ferrara) che oggi, 1° maggio, ha partecipato alla festa organizzata a Ruina (Riva del Po). Alla giornata hanno partecipato anche la segretaria generale della Cgil di Ferrara Veronica Tagliati,  Hania Cattani (Fiom Ferrara) e Loris Scarpa, coordinatore nazionale Siderurgia della Fiom, nonché il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni e i consiglieri comunali di Ferrara Sergio Golinelli e Anna Zonari. 
«Il nostro territorio, per quanto riguarda i metalmeccanici, è attraversato da una crisi ormai strutturale. Ci sono tante questioni aperte. Alla Berco – ha detto Bondi – siamo riusciti a evitare licenziamenti e abbiamo invitato il Governo ad attivarsi sul tema della reindustrializzazione. A Cento c’è la Vm Motori, che fa parte di Stellantis. Da più di un anno ci dicono che l’azienda dovrebbe essere venduta ma in realtà non si concretizza, i lavoratori non hanno idea della prospettiva… Abbiamo chiesto alla Regione di riconvocare il tavolo per fare il punto». Poi ci sono la Tecopress e altre realtà più piccole ma non per questo minori. «La situazione sta degenerando. A Ferrara manca una strategia di sviluppo, non si investe più sul lavoro. Abbiamo chiuso un 2024 pessimo e il 2025 si è aperto con più di tremila metalmeccanici, sui 10mila presenti nel Ferrarese, interessati da licenziamenti o ammortizzatori sociali. Non possiamo continuare su questa traiettoria perché – ha concluso Bondi – il rischio di deindustrializzazione è reale». Scarpa si è concentrato sul Petrolchimico: «Le dismissioni decise da Eni sono un problema perché le attività che le sostituiranno non saranno capaci di garantire lavoro agli oltre 7.100 metalmeccanici che lavorano in questi impianti in tutta Italia».
Non solo Ruina. Nel Ferrarese oggi, 1° maggio, ci sono stati banchetti, comizi e momenti di festa in diverse parti del territorio. Molte piazze, da Argenta a Copparo, da Comacchio a Cento, passando per Ferrara, Poggio Renatico, Migliaro, Portomaggiore e hanno ospitato banchetti di Cgil, Cisl e Uil e al tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Altri banchetti e distribuzione dei garofani a cura del sindacato dei pensionati si sono tenuti anche a Medelana, Quartesana, Massa Fiscaglia, Migliarino, Filo, Bando e San Biagio di Argenta, oltre che a Tresigallo, Rovereto, Masi Torello e Cona.
Al centro della festa anche la chiamata alle urne per i referendum dell'8 e 9 giugno, sulla cittadinanza e sul lavoro.  «Il tema della partecipazione è tema vero - ha detto Scarpa - che viene prima di qualsiasi altra cosa. Quando si parla dei temi dei lavoratori, si parla di tutta la società». Cinque i quesiti. I primi quattro riguardano proprio il lavoro e per essi sono state raccolte oltre 4 milioni di firme. Il primo chiede l'abolizione della norma del Jobs act che impedisce il reintegro dei lavoratori licenziati senza giusta causa nelle aziende con più di 15 dipendenti, il secondo chiede la cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese, il terzo punta all’eliminazione di alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine e ripristinare l'obbligo di causale e il quarto è diretto a modificare le norme che impediscono, in caso di infortunio negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Il quinto quesito riguarda l'accesso alla cittadinanza italiana con la riduzione da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia per poterla ottenere. 

(ha collaborato Daniele Oppo)