Il prof Conconi festeggia 90 anni. Fu Rettore di Unife e portò avanti studi sull’uso di EPO
Il compleanno insieme ai più stretti collaboratori dell’epoca del rettorato. Maggi: «Una dedizione che non conosce età»
Ferrara Una cena dal sapore affettuoso e istituzionale ha celebrato il 90° compleanno del professor Francesco Conconi, già Rettore dell’Università di Ferrara dal 1998 al 2004 e direttore del Centro Studi Biomedici Applicati allo Sport dell’Ateneo estense. La ricorrenza è stata l’occasione per festeggiare il professore, ancora oggi attivo nella ricerca scientifica e autore di pubblicazioni su riviste internazionali, con i suoi più stretti collaboratori dell’epoca del rettorato e amici di lunga data: quelli che, con lui, hanno attraversato una lunga stagione di Unife.
L'incontro si è svolto al ristorante La Provvidenza, in un clima di amicizia e riconoscenza. Accanto a lui la moglie Elisa Calzolari e con loro: il Prorettore di allora Gian Guido Balandi e moglie, gli ex presidi di Ingegneria e Farmacia Paolo Russo e Alessandro Bruni, l’ex direttore generale Alessandro Fabbri, l’ex responsabile della comunicazione Andrea Maggi, i funzionari Laura Barbaro, Rosella Borella, Elsa Ghisellini, Lino Cariani. «Un momento conviviale che ha testimoniato l’affetto e la stima nei confronti del professor Conconi – ha sottolineato proprio Andrea Maggi –, capace di unire rigore scientifico e visione istituzionale e confermando una dedizione che non conosce età. Tra brindisi, ricordi e sorrisi, la serata è stata un omaggio sentito non solo alla sua lunga carriera, ma anche a uno stile di leadership che ha lasciato un segno profondo nella comunità accademica ferrarese».
Doping e sport
Il professor Francesco Conconi sviluppò un test che tramite la correlazione tra sforzo fisico e battito cardiaco indicava la soglia anaerobica. Un esame che divenne molto diffuso per la misurazione della prestazione degli atleti. Negli anni 80’ e 90’ il laboratorio di cui era a capo fece studi e sperimentazioni sull’uso di steroidi ed eritropoietina (EPO) per il miglioramento delle prestazioni atletiche e, proprio per questo fine, collaborò anche con il Coni. Oggi l’uso di eritropoietina (un ormone glicoproteico prodotto negli esseri umani e in questo caso impiegato sfruttando la sua capacità di aumentare il numero di eritrociti al fine di aumentare il trasporto di ossigeno ai tessuti e di migliorare quindi la prestazione sportiva) comporterebbe la sospensione dell’atleta in via cautelativa per motivi di salute, ma non nel 1992 e 1994, all’epoca della ricerca di Conconi. In seguito fu accusato di praticare doping e si aprì il processo, poi concluso nel 2004 con un proscioglimento per prescrizione.