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Castello Estense aperto nel 2025, il cantiere slitterà a gennaio

Stefano Ciervo
Castello Estense aperto nel 2025, il cantiere slitterà a gennaio

Rimandare l'eventuale chiusura per i lavori post sisma: è questo l’orientamento della Provincia visti i tempi dell’appalto

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Ferrara Il Castello Estense sarà a disposizione di visitatori e turisti almeno fino al termine delle vacanze di fine anno, compresa dunque la possibilità di riallestire l’Incendio di San Silvestro. La notizia non è stata ancora ufficializzata, ma quanto filtra dall’amministrazione provinciale in merito alle procedure per l’assegnazione della gara sui lavori post-sisma non lascia ormai dubbi: e in questo senso vanno le interlocuzioni di questi giorni tra i due “palazzi” che contano sulla vicenda, cioè la Provincia appunto e Palazzo Municipale. Dipenderà poi dall’offerta che risulterà vincitrice tra le 46 in lizza determinare i margini per eventuali aperture parziali del percorso di visita, e quindi anche dell’evento di fine, anche durante gli anni di cantiere: non meno di quattro, stando alle previsioni.

 

Il quadro

La tempistica prevista inizialmente per la gara, che presupponeva la dismissione della biglietteria del percorso turistico del Castello già all’inizio di giugno, con la chiusura delle scuole, è già “saltata”. Ad oggi, infatti, la procedura di selezione dell’azienda responsabile dei lavori è ancora nella fase preliminare: si è infatti appena conclusa da parte dei tecnici della Provincia la fase di esame di regolarità e completezza della documentazione richiesta dal bando, che è andato avanti per oltre un mese. Tempi che già sono indicatori della complessità dell’appalto, sia per numero di partecipanti che per importanza dei dettagli tecnici, oltre che per via della posta in palio. La commissione giudicatrice non è stata ancora ufficializzata, anche se la composizione è ormai definita, e quindi stiamo entrando solo ora nella fase della valutazione vera e propria delle offerte. Serviranno mesi per uscire con una proposta di aggiudicazione, e bisogna mettere in conto anche ricorsi che in casi analoghi non sono mai mancati. Insomma, la decisione di prendere tempo fino al termine delle vacanze di fine anno è giustificabile dallo stato dell’arte. La scelta di tenere aperto fino all’ultimo giorno disponibile il percorso turistico spetta comunque al gestore di quest’ultimo, cioè al Comune.

 

L’annuncio

Da parte degli operatori turistici sale comunque il pressing per ottenere certezze in merito, visto che le comunicazioni ufficiali sono ferme al novembre scorso, quando in sede di Consiglio provinciale venne indicato nel 9 giugno la data di chiusura del percorso museale, con tanto di smontaggio delle biglietterie. «Non ci sono state altre comunicazioni in questi mesi, sarebbe importante poter fornire informazioni a chi sta programmando visite e tour in città» confermava anche ieri Zeno Govoni, presidente di Federalberghi. In più occasioni il presidente della Provincia, Daniele Garuti, ha affermato di lavorare per tenere il più possibile aperto il percorso turistico, anche durante i lavori, e tra i criteri di selezione contenuti nel bando spiccano le modalità di gestione del cantiere tali da mantenere un flusso parziale di visite.

 

Il cantiere

È dunque probabile a questo punto che l’accantieramento parta all’inizio del 2026: si arriverà a quel punto vicini all’anno da quando la gara è stata bandita, cioè il 25 marzo scorso, tre mesi dopo l’annuncio da parte della Provincia. I giorni di cantiere ipotizzati restano 1.460, cioè circa 4 anni, per un totale di 16,2 milioni di lavori, soldi raccolti da ministero della Cultura, Provincia e Regione. L’idea sarebbe di procedere per lotti coincidenti con i lati del Castello, lasciando sempre la visuale libera (importante dal punto di vista delle photo-opportunities) su tre lati.