I daini invadono i centri abitati in provincia di Ferrara, pericolo soprattutto sulle strade
La sindaca di Codigoro: «Abbiamo segnalato il problema alla Regione». Avvistamenti anche a Comacchio, Lagosanto e Mesola
Pontelangorino Daini in centro abitato a Pontelangorino e Comacchio, con avvistamenti in crescita, anche in territori quali Lagosanto, Codigoro e Mesola. E cresce in maniera esponenziale la preoccupazione per la sicurezza sulle strade, con segnalazioni continue alle forze dell’ordine di persone che se li trovano davanti improvvisamente soprattutto nelle ore notturne.
«I daini ormai girano tra i paesi del Basso Ferrarese, ma se dovessero attraversare la strada ad un ragazzino in scooter, le conseguenze potrebbero essere molto gravi. Non bastano più i segnali stradali con limitazione della velocità a 50 chilometri orari. È venuto il momento di intervenire con i coadiutori. Il problema va risolto, per evitare la tragedia», dicono i residenti rivolgendosi a Regione, Parco del Delta del Po e Provincia di Ferrara. Sempre chi abita in zona invoca un intervento tempestivo degli enti competenti. Dal direttore dell’ente di gestione per i parchi e le biodiversità – Delta del Po, giungono chiarificazioni ed interessanti aggiornamenti sulla popolazione dei daini sul territorio. «Come ente Parco monitoriamo i daini presenti nel perimetro del Parco stesso, oltre a quelli presenti nella pineta del Lido di Volano, che è una riserva naturale dello Stato. Quest’ultima è di competenza dei carabinieri forestali, ma ce ne occupiamo noi. In collaborazione con Ispra – afferma Massimiliano Costa -, abbiamo recentemente concluso i conteggi: nel Parco e al Lido Volano dimorano complessivamente 630 daini. Quelli ritratti nella fotografia in centro a Pontelangorino non sono nell’area del Parco. Ricordo che nel 2021 Regione e Parco sottoscrissero un accordo, approvando un piano di controllo congiunto, che autorizzava le catture».
Nel 2023 il bando che era stato emanato è andato deserto: «Nessuno si è presentato e la conversione di un piano di controllo con l’abbattimento non è mai stata fatta. Il daino – prosegue il direttore del Parco – è una specie cacciabile, ma non viene cacciato da nessuno». Gli interventi nelle aree esterne al Parco del Delta competono alla Regione, come rileva anche la sindaca di Codigoro, Sabina Alice Zanardi, la quale tiene a specificare che «la foto che ritrae due daini in piazza a Pontelangorino l’ho vista anche io e ho subito segnalato l’avvistamento alla nostra Polizia locale, che ringrazio, per essersi subito attivata a trasmettere la segnalazione stessa, per competenza, alla Regione Emilia Romagna».
Fra i dati oggetto di studio e di ulteriori monitoraggi, da parte dell’ente Parco, spicca quello della drastica riduzione dei daini nella pineta di Classe (nel ravennate), a fronte di un loro incremento nella pineta del Lido Volano. «Entrambe le popolazioni si sono insediate circa 25 anni fa – precisa ancora il direttore del Parco Costa -, ma dai censimenti è emerso che nella pineta di Classe sono diminuiti di cento unità tra il 2024 e il 2025, mentre a Volano sono incrementati di cento unità: questo dipende dai due nuclei di lupi presenti a Classe, ma assenti qui. Voglio anche rassicurare perché tra lupi e turismo non c’è alcuna interazione».