Rapina alla Credem di Cento. Ladri entrano con la pistola e rubano 100mila euro
Colpo in banca nel tardo pomeriggio: i rapinatori si sono fatti consegnare i soldi del bancomat e sono fuggiti a piedi dalla filiale di via Ferrarese. I carabinieri indagano per scoprire l’identità dei responsabili
Cento Ora arriva il momento peggiore per i clienti e gli addetti, che dovranno tentare di cancellare i momenti di forte tensione sotto la minaccia di una pistola. Ma saranno fasi complesse anche per i carabinieri, chiamati a cristallizzare più prove possibili che saranno utili nelle lunghe indagini. La rapina alla filiale Credem di via Ferrarese, avvenuta nel pomeriggio di lunedì, è infatti un episodio inquietante che ha parecchie domande da definire.
Ma per raccontarla conviene partire dalle poche certezze. I banditi sono almeno due perché due sono quelli entrati da una finestra scoperta dall’allarme. Se all’esterno, come è più che plausibile, vi fossero altri compari si può soltanto ipotizzare senza però avere sicurezze. Uno di loro impugnava una pistola, che fosse finta o giocattolo poco importa: e sotto le minacce dell’arma nessuno tra i clienti e gli addetti della Credem ha tentato gesti inconsulti, scegliendo invece di assecondare gli ordini che la coppia di rapinatori con il volto coperto impartiva. Il bottino è invece di circa 100mila euro ed è frutto della paziente attesa dello sblocco delle casse del bancomat e di servizio. Soldi che i ladri hanno preso e con i quali si sono dileguati a piedi (almeno per i primi metri).
Fin qui le certezze, poi arrivano i dubbi che l’Arma, con i suoi investigatori della Compagnia di Cento e del Nucleo investigativo di Ferrara, dovrà tentare di dissipare. La prima domanda è scontata: i rapinatori conoscevano i sistemi? Verrebbe da rispondere affermativamente così come è più che plausibile che l’ingresso da una finestra sia stata abbondantemente studiata e valutata. Ma se conoscevano quel dettaglio allora è possibile che avessero molte più informazioni di quelle che solitamente hanno i rapinatori saltuari? E anche qui la risposta potrebbe essere positiva visto che hanno colpito proprio a ridosso dell’orario di chiusura e consapevoli del fatto che le casse automatiche potevano comunque essere facilmente aperte da un addetto.
Da qui in poi si entra davvero nel campo delle congetture a partire dalla possibilità che vi sia un basista, fino al fatto che un sopralluogo sia stato compiuto nei giorni precedenti. Un aiuto lo potranno fornire di sicuro anche le telecamere di sorveglianza della banca e delle attività commerciali circostanti: vero che i due rapinatori non erano riconoscibili di primo acchito, ma magari qualche errore lo hanno commesso ed è proprio su quello che i carabinieri vogliono insistere.