Sanità, i sindaci bocciano i bilanci. Il «dispiacere» della neodirettrice
Deficit “ridotto” da 100a 31 milioni: pesano personale, energia e farmaci. Natalini: «Indirettamente è un voto negativo alla grande mole di prestazioni erogate»
Ferrara Il segnale è inviato: la maggioranza degli amministratori dei Comuni di Ferrara e Provincia, attraverso il Ctss (conferenza territoriale sociale e sanitaria), boccia i bilanci 2024 dell’Azienda Usl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria (Aou). I no all’esame dei voti sono 39, 16 i sì (hanno votato favorevolmente Argenta, Cento, Codigoro, Goro, Ostellato, Portomaggiore e Voghiera); si sono astenuti Comacchio e Terre del Reno. Questo l’esito della seduta appositamente convocata ieri pomeriggio (la quota voto è proporzionale al numero di abitanti).
I conti della sanità estense sono in rosso, seppur segno meno in sensibile riduzione rispetto al preventivo deliberato: si stimavano 100 milioni di euro di passivo, i libri contabili chiudono con un deficit di 31 milioni di euro (22 l’Azienda Usl e 9 l’Aou). Quindi sono stati “recuperati” quasi 68 milioni, segnali di uno sforzo non indifferente per tentare di far combaciare esigenze di prestazioni da elargire e bilancio da tenere a bada. Un cavalcare la tigre. Molti amministratori locali hanno apprezzato il gioco equilibristico, al contempo si sono evidenziate perplessità: «La richiesta del Ctss è volta alla Regione, affinché dimostri più attenzione al nostro territorio – spiega Fabio Tosi, sindaco di Fiscaglia nonché presidente della Ctss stessa -; vogliamo trasmettere un messaggio, non puntare il dito su qualcuno. Non possiamo dire che va tutto bene».
Va premesso che i bilanci sono da imputare alla precedente direttrice Monica Calamai, visto che Natalini è in carica da febbraio. «C’è da lavorare sodo per avere una tenuta del sistema» dice la neodirigente. Il deficit sarà coperto dalla Regione e il Collegio sindacale il 5 maggio ha dato parere favorevole. Le spese che più di altre appesantiscono i libri contabili: 196 milioni per le forniture, i farmaci (58 milioni Asl e 59 Aou), i costi per l’energia (8 Asl e 14 Aou). E, chiaramente, il personale: 169 milioni di euro per l’Asl e 153 per l’Azienda Ospedaliera. «Ma abbiamo operato assunzioni e quindi gli oneri sotto questa voce sono aumentati di oltre 6 milioni» specifica Natalini. Nel dettaglio: da 2.909 a 2.924 per l’Asl e da 2.565 a 2.603 per l’Aou. Oltre a questo elemento, il bilancio 2024 è in passivo (rispetto al pareggio del 2023) «perché sono aumentati i costi per l’acquisto di farmaci (8 milioni; ndr) – spiega nelle slide Natalini -; poi 6 milioni in più per i servizi e oltre 10 milioni per far fronte all’emergenza aviaria». Altri ostacoli sono riconducibili alla specificità del territorio: calo residenti e popolazione sempre più anziana. «Significa che essendo i contributi erogati in quota capitaria, meno cittadini fanno giungere meno soldi dallo Stato – chiarisce la direttrice -; inoltre le persone anziane ricorrono sempre più al pronto soccorso. Aumentano i ricoveri». Cifre: complessivamente oltre 91.000 accessi a Cona, 26.000 al Delta, 23.000 a Cento e 14.000 ad Argenta. Ancora: 1.666 ricoveri nelle strutture residenziali, 185 nelle semi residenziali. «Abbiamo aumentato del 4,2% l’attività specialistica ambulatoriale» sussurra la Direttrice generale. Tra visite e diagnostica, laboratorio, riabilitazione e cure terapeutiche sono state espletate 1 milione e 428mila prestazioni. E i Cau (centri assistenziali urgenza per codici bianchi e verdi) hanno contribuito a smaltire il carico. Però i tempi d’attesa rimangono lunghi, molti paesi sono senza medici di base.
«I servizi di prossimità sono indispensabili – interviene Tosi -: a maggior ragione nel conto di una popolazione anziana. Vedo un percorso che ha ancora molto da costruire». Le ragioni del sì le esplicita Dario Bernardi, sindaco di Portomaggiore, «non si possono chiedere più prestazioni e contemporaneamente un bilancio col passivo ridotto. L’argomento sanità non può essere elemento per battaglia politica». La chiosa successiva al voto di Natalini trasmette grande amarezza: «Pur ringraziando i sindaci per la fiducia che hanno manifestato nei miei confronti in virtù di un rinnovato proficuo rapporto di relazione nella pianificazione futura degli interventi sanitari per i cittadini della provincia di Ferrara prendo atto con dispiacere del voto negativo espresso dalla maggioranza di loro (39 su 55 voti disponibili) non solo ai bilanci 2024 dal punto di vista economico, bensì, indirettamente, alla grande mole di prestazioni sanitarie che le Aziende hanno erogato ai loro cittadini bisognosi di trattamenti salvavita, controlli e prevenzione».