La Nuova Ferrara

Ferrara

L’iniziativa

Clarissa, un giorno da carabiniere per la bimba di Poggio Renatico

Samuele Govoni
Clarissa, un giorno da carabiniere per la bimba di Poggio Renatico

L’esperienza alla stazione di Cento. La mamma: «Momento che non scorderà mai, grazie»

2 MINUTI DI LETTURA





Poggio Renatico «Clarissa è stata felicissima, non scorderà mai questa giornata». Sono le parole ancora cariche di emozione di Ilenia Mazzoni, mamma di Clarissa Pareschi, la bambina di Poggio Renatico affetta dalla Ceroidolipofuscinosi di tipo 2, malattia rara e degenerativa contro cui lotta dalla nascita. La piccola martedì mattina è stata accolta dai carabinieri della stazione di Cento per vivere “una giornata da carabiniere”. Clarissa, accompagnata dai genitori Ilenia e Devis, ha potuto visitare gli ambienti dove ogni giorno i militari svolgono il loro dovere. A riceverla, come ogni carabiniere neo giunto, ha trovato il comandante della compagnia, il maggiore Roberto Petroli, e una rappresentanza di “colleghi” formata dai comandanti delle stazioni di Cento e Poggio Renatico e da personale dell’Aliquota Radiomobile locale.

Dopo la visione di un breve filmato sui compiti svolti dall’Arma dei carabinieri, la “giornata di servizio” è proseguita all’esterno nel piazzale della caserma, dove Clarissa ha potuto osservare da vicino l’auto dei carabinieri e simulare una richiesta di intervento alla centrale operativa per un cucciolo di cane smarrito. La piccola poggese ha anche indossato un berretto in dotazione al personale femminile e ha chiesto di poter usare la paletta: “Quella vera”. Poi, dopo aver indossato il corpetto catarifrangente, ha simulato il posto di controllo all’interno del piazzale chiedendo al conducente “patente e libretto”.

«Clarissa – continua Ilenia – era curiosissima e non vedeva l’ora di poter toccare la paletta almeno una volta. Le hanno anche regalato una torta bellissima col suo nome, un momento veramente toccante. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo; un grazie speciale al comandate provinciale Alessandro di Stefano da cui l’iniziativa è partito». Una giornata carica di emozioni anche per i carabinieri che hanno accolto la piccola e la sua famiglia. «Sono stati tutti molto disponibili e - conclude la madre - questo non è mai scontato. È stato bellissimo».