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La manifestazione

Difesa dei topi e “formaggi”. Vegan Festival a Ferrara

Margherita Goberti
Difesa dei topi e “formaggi”. Vegan Festival a Ferrara

Cosmetici, scarpe e cibi senza sostanze animali: tanti assaggi e stand in piazza Trento Trieste

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Ferrara Il Vegan Festival 2025 è stato aperto ufficialmente ieri da Grazia Cominato organizzatrice di Radio Veg.it, che ha organizzato tutti i numerosi incontri previsti fra sabato e domenica, Federico Bandiera di Animal Defenders e Alessandra Scotti di Feshion Eventi, che anche quest'anno ha curato la manifestazione.

Subito gli stand sono stati visitati da tante persone, molte delle quali già conoscono ed apprezzano il mondo vegano ma anche da tante altre che invece hanno dimostrato interesse e curiosità. Le bancarelle infatti mostravano oggetti apparentemente uguali a quelli che comunemente si trovano nei negozi come abiti, scarpe, prodotti cosmetici, cibi, olii, persino il cioccolato, con la grandissima differenza che sono stati realizzati senza l’uso di sostanze animali. A proposito di alimentazione, un esempio lo troveremo oggi, quando alle 12.30 sarà presente Barbara Ferrante di un caseificio vegano di Bologna che è difesa da un avvocato con il quale si collegherà durante l’incontro allo stand delle conferenze. Si discuterà del contenzioso col Ministero, che l’accusa di utilizzare per i suoi prodotti la parola “formaggio” ritenuta inadeguata per ciò che produce.

Molta curiosità ed anche perplessità fra il pubblico ha destato lo stand Ambasciata topina che si trova a Bologna e che oggi alle 16 illustrerà la propria attività. «Noi salviamo principalmente i topini dalla vivisezione – hanno anticipato – e curiamo quelli che già ne hanno subito alcune azioni». Come pure ha attirato l’attenzione lo stand del rifugio “Capra libera tutti” di Roma che oltre a reperire negli allevamenti più animali possibile si attiva anche per mucche sfruttate all’inverosimile per il latte e gatti. «Per i topini – ha commentato una visitatrice un po’ attempata – non ho molta attrazione anche se il musino dei criceti è davvero simpatico; mi stimolano più le capre, ma in fondo qui si tratta di lasciare agli animali la possibilità di vivere senza sfruttamento ed è il concetto che mi piace».

Negli stand di prodotti alimentari quello che conquistava poi le persone erano gli assaggi; si avvicinavano un po’ perplessi poi quando assaporavano il gusto che trovavano ottimo, ogni dubbio svaniva con grande soddisfazione del commerciante.