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Giornate di retribuzione. Quanto si lavora a Ferrara

Stefano Ciervo
Giornate di retribuzione. Quanto si lavora a Ferrara

L'Emilia "batte" il capoluogo estense in termini di giorni lavorativi, mentre i romagnoli fanno peggio

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Ferrara Quanto si lavora a Ferrara? Più o meno come a Cagliari e Frosinone, ma meno che a Rovigo e nelle città emiliane, mentre quelle romagnole stanno tutte più in giù. Il ruolo di “trattino” tra le due anime della regione e un po’ dell’Italia tutta, a Ferrara sta a pennello anche in questa singolare classifica, che mette in fila i capoluoghi di provincia sulla base del numero medio di giornate retribuite in un anno. Un indice, sottolinea la Cgia di Mestre che l’ha redatta, della stabilità dei contratti di lavoro e anche dell’incidenza del lavoro nero, ma anche delle retribuzioni: dove si lavora di più gli stipendi sono infatti più alti.

Al vertice della classifica c’è un trio di capoluoghi della provincia operosa, cioè Lecco, Biella e Vicenza: al top della classifica si parla di quasi 265 giornate di lavoro all’anno, ma sopra quota 260 ci sono 11 capoluoghi, tutte del Nord. In effetti la media del Settentrione è di 255 giorni di lavoro all’anno, contro i 228 del Sud: a livello nazionale siamo a 246 giorni.

Avvicinandosi a Ferrara, la performance migliore è di Reggio Emilia con 259,7 giorni, seguita da vicino da Modena (258,8) e poi da Bologna e Parma, con Piacenza un po’ più staccata. Il capoluogo estense si piazza al 46esimo posto nazionale, con 245,4 giornate di lavoro l’anno, lievemente al di sotto della media nazionale. La particolarità sta appunto nel fatto che dati lievemente inferiori sono quelli di Forlì e Ravenna, mentre Rimini è addirittura a fondo classifica, con 212,5 giornate: i lavori stagionali e intermittenti del litorale hanno sicuramente inciso, anche se qualche interrogativo sul lavoro non emerso questa posizione li solleva. Rispetto all’anno scorso, peraltro, Ferrara ha perso due posizioni.

Il legame con le retribuzioni medie è comunque molto stretto, visto che in quest’ultima classifica sempre redatta dalla Cgia, Ferrara si è collocata al 45° posto, e le posizioni degli altri capoluoghi regionali in rapporto sono in gran parte sovrapponibili, a parte per Forlì e Ravenna che stavano più sopra. Secondo la Cgia, un elemento determinante è rappresentato dalla contrattazione decentrata, soprattutto a livello aziendale.