Le Mura di Ferrara invase dalla vegetazione
Da Medaglie d’oro a San Giorgio erbacce e pietre “ricoperte”. E gli incivili non mancano
Ferrara Le piogge e la bella stagione portano la natura ad "esplodere" in tutta la sua bellezza come normale che sia. Il problema sorge quando la stessa natura si appropria di tesori che fanno parte del patrimonio artistico e culturale della città come le Mura. Negli scorsi giorni il consigliere del Partito Democratico Matteo Proto ha prodotto un’interpellanza al sindaco ed alla giunta intera sulla «grave situazione di incuria delle mura monumentali» che «quantomeno nel tratto che va da Corso Porta Mare e fino a San Giorgio, versano in stato di grave incuria dovuto a piante ed erbacce che crescono sulle mura stesse».
L’osservazione
Al momento il quesito è ancora in attesa di risposta da parte dell’amministrazione comunale. Ma com’è davvero la situazione, soprattutto nel sottomura? Accedendo al camminamento superiore da viale Alfonso I D’Este si nota purtroppo subito l’inciviltà di alcuni individui che hanno imbrattato le antiche mura con alcune scritte. Proseguendo, il gran numero di papaveri crea anche un effetto ottico piacevole. Decisamente meno appagante il livello generale dell’erba già vicino al livello di guardia. Anche chi percorre giornalmente le mura tra le sue conclusioni: «Effettivamente ho notato una vegetazione piuttosto invasiva ultimamente- racconta Roberta che qui porta a passeggio i cani- e questo può diventare problematico soprattutto per la proliferazione di zecche». Proseguendo si alternano tratti maggiormente popolati dalla vegetazione ad altri più radi ma la cinta muraria dal punto di vista strutturale non appare in sofferenza. Il discorso cambia quando, scendendo dalla scalinata di piazzale Medaglie d’Oro, si torna indietro questa volta passando dal sottomura in direzione del doccile di San Tommaso. Guardando la facciata delle mura in questo tratto, i ciuffi di vegetazione ricoprono quasi interamente le pietre favoriti anche dalle piogge degli ultimi giorni. Un muro verde che prosegue per molti metri unendosi in maniera praticamente omogenea al terreno. Tra le frasche spunta anche una transenna abbandonata da chissà chi. La situazione è leggermente migliore volgendo lo sguardo alla porzione di mura parallela a Rampari San Rocco, ma anche in questo caso le piante occupano porzioni importanti della cinta muraria.
Le considerazioni
Viene da chiedersi se anche questa amministrazione sarà costretta a rivolgersi all’"esercito" di pecore che tra il 2017 ed il 2018 avevano beatamente pascolato nel sotto mura assolvendo al loro compito di pittoresco tagliaerba naturale; considerate anche le limitazioni nell’utilizzo estensivo di diserbanti. Proto, dal canto suo, sottolinea come la crescita di piante ed arbusti che si infilano tra le fessure della cinta muraria possa avere conseguenze sull’apparato murario. Le circostanze «potrebbero rendere più difficile e gravosa, anche in termini economici, l’attività di manutenzione straordinaria promessa in campagna elettorale e attualmente in ritardo ("un km di mura all’anno")».