Ragazze molestate dopo la serata a Ferrara: «Vi tagliamo la gola»
«Ho subito pensato al peggio». E il video-denuncia va virale sui social
Ferrara Non esiste città in cui non succeda, purtroppo, anche in quella più sicura o che tale vuole definirsi. Fatti che non possono essere governati ma sui quali, almeno, si è iniziato sempre più spesso a far luce. Episodi che troppe volte sono stati taciuti e che ora, grazie soltanto ad un telefono e al potere dei social, vengono denunciati.
Un gruppetto di ragazze è stato preso di mira dopo una serata in un locale cittadino, nella notte tra sabato e domenica. Al termine della festa, verso le 2.30, le ventenni hanno attraversato la pista ciclopedonale del Parco Urbano parallela a via Bacchelli, per poi passare in via Orlando Furioso. Stavano raggiungendo i motorini con i quali tornare a casa ed è allora che si sono sentite urlare dietro da un gruppo di 8-9 persone, all’incirca sui 25-30 anni, poco distante. “Putt...” ha esclamato uno, e poi l’attacco diretto: “Tu con la gonna bianca sei una putt..”. Le quattro giovani abbassano la testa e affrettano il passo, nel buio della notte e con il cuore in gola dallo spavento. Ma in quel momento una di loro decide di tirare fuori il telefono e iniziare a filmare: telecamera bassa ad inquadrare la strada, con l’ombra che avanza a terra, passo dopo passo. E in sottofondo riecheggiano i versi del branco. “Putt...” si sente. E non mancano le minacce e le intimidazioni: “Se vi girate vi tagliamo la gola”, e ancora “Se ti giri di nuovo ti taglio la gola”. Le ragazze arrivano ai motorini e intanto il gruppo si apposta dietro i bidoni in attesa di una reazione, come a cercare la rissa. Le giovani tornano ognuna alla propria abitazione, chiudono la porta alle spalle e tirano un sospiro di sollievo.
Il giorno dopo è rimasto quel video a documentare la violenza verbale e una delle ventenni decide che non rimarrà nell’archivio del cellulare: tutti devono sapere, perché «queste cose accadono sempre più spesso e ovunque», ci dirà lei più tardi. Il video finisce su TikTok e in ventiquattro ore raggiunge un milione di visualizzazioni, condiviso anche da un famoso rapper, Emis Killa. Persone incredule, chi purtroppo deve constatare l’ennesimo episodio di minacce sessiste: commentano tutti e quei trenta secondi di insulti vanno virali. Molti si preoccupano della condizione delle ragazze, se a quelle parole siano seguiti gesti, azioni, se in quella tarda serata altro sia capitato. Sono le stesse a rispondere: “Stiamo bene, ma ci siamo spaventate molto”.
«Non mi aspettavo di vivere questa cosa in prima persona – racconta una di loro alla Nuova –. Ho subito pensato al peggio. Quelle persone erano anche all’interno del locale e già lì davano fastidio, ma noi non ci siamo mai avvicinati, non abbiamo fatto nulla per meritare quegli insulti che sarebbero arrivati ore dopo. All’uscita si erano già scontrati con alcuni ragazzi in bicicletta e, sulla strada del ritorno, quando mi sono girata e mi sono accorta che erano tutti rivolti verso di noi, ho avuto molta paura».
L’ansia di camminare per strada, l’istinto di guardarsi intorno, ripetutamente, per controllare che tutto vada bene, che non ci siano pericoli, che non ci siano persone. «Per fortuna eravamo in compagnia di due nostri amici maschi, che poi tornando a casa hanno incrociato la Polizia e notificato il fatto». È il messaggio di rassicurazione, ma la stessa dimostrazione che girare sole di notte fa paura, anche oggi, anche a Ferrara. “Siamo stanche di queste situazioni”.
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