Ferrara, scopre tumore grazie alla figlia e lancia la petizione: «Prevenzione anche per le under45»
Già 27mila firme raccolte su Change.org: ecco come sottoscrivere l’appello
Ferrara “Il tumore non guarda la carta d’identità”: sono oltre 27.000 le firme raccolte in pochi giorni sull’appello online lanciato da Debora Simonetti, 40enne della provincia di Ferrara, che sulla piattaforma Change.org chiede di migliorare le campagne informative sulla prevenzione del tumore al seno, inviando le lettere di screening anche alle donne con meno di 45 anni. A gennaio Simonetti ha scoperto per caso di avere un tumore: “Io e mia figlia Kristel eravamo sdraiate sul divano - si legge nel testo dell’appello - quando lei ha poggiato la sua testa sul mio seno sinistro e, tutto a un tratto, ha esclamato: “Mamma scusa, ti faccio male che sei dura qui?”. Le dissi di no, poi mi toccai e sentii una massa dura. Preoccupata, il giorno dopo sono andata dalla mia dottoressa che mi mandò d’urgenza a fare la mammografia, a cui seguì una biopsia urgente. Il mese successivo arrivò il verdetto: tumore maligno, linfonodi compresi”.
Attualmente diverse Regioni italiane inviano per lettera l’invito a sottoporsi a screening mammografici periodici, ma questo avviene quasi esclusivamente per le donne sopra i 45 anni. Da qui, l’appello di Simonetti a estendere anche alle fasce più giovani l’invio delle comunicazioni.
“Ho sempre praticato l'autopalpazione ma non ho mai sentito nulla – continua Simonetti nel suo appello. È grazie a mia figlia che ho scoperto cosa stava succedendo. È vero che la prevenzione parte prima di tutto da noi, però penso che anche le istituzioni possano e debbano fare la loro parte: ad oggi la lettera di invito per lo screening al seno viene recapitata alle donne che hanno dai 45 anni in poi, però questo non è sufficiente. È necessario che venga inviata anche a chi ha meno di 45 anni. Solo con un'adeguata informazione e prevenzione possiamo proteggere la nostra salute”. Una richiesta che non è caduta nel vuoto: in pochi giorni sono già oltre 27.000 le persone che hanno firmato per sostenere Debora.